Quando si parla di allaccio luce e gas si fa riferimento a un’operazione che consiste nell’installazione e nell’attivazione del contatore. Molti tendono a fare confusione tra allaccio, voltura e subentro, ma si tratta di operazioni ben distinte su cui è opportuno fare chiarezza.
L’allaccio consiste nel collegamento dell’impianto domestico alla rete luce e gas. Questa operazione prevede l’installazione del contatore e l’assegnazione di un codice identificativo, il POD per quanto riguarda l’utenza elettrica, il PDR per quanto riguarda l’utenza gas. Questo codice serve a localizzare l’indirizzo della fornitura. L’installazione del contatore non implica automaticamente anche l’attivazione del servizio; ecco perché l’utente dovrà richiedere esplicitamente l’attivazione dell’utenza con una voltura o un subentro. In caso di prima attivazione, l’utente potrà scegliere un fornitore con l’offerta luce e gas migliore per le proprie esigenze. In questo caso per aiutarsi l’utente può mettere a confronto i prezzi del metano a uso domestico e della luce utilizzando un comparatore di tariffe gratuito.
Voltura: che cos’è e come funziona
La voltura, invece, è una operazione che consiste nel cambio dell’intestatario del contratto di energia e non prevede la chiusura del contatore luce e gas. Il costo dell’allaccio gas e luce è variabile e dipende da diversi fattori che includono la complessità dell’intervento e la zona geografica. Di solito le tempistiche per l’allaccio luce e gas vanno dai 10 ai 60 giorni. Per allacciare la propria casa alla rete di energia elettrica e gas naturale ci si può rivolgere o a un fornitore del mercato libero o tutelato o al distributore. Si tenga conto però che il mercato tutelato con le tariffe aggiornate ogni tre mesi dall’Arera andrà a cessare nel 2022. Se si contatta il fornitore per la richiesta di allacciamento bisognerò sottoscrivere un contratto di fornitura luce e gas. Il fornitore si incaricherà dopo di contattare il distributore per procedere in concreto con l’installazione del contatore. Il distributore provvederà a contattare l’utente per comunicare il giorno e l’ora dell’appuntamento con il tecnico.
Allaccio luce e gas: che cos’è e come funziona
In alternativa si potrà richiedere l’allaccio luce e gas direttamente al distributore; in questo caso si procederà solo alla posa e all’installazione del contatore senza che venga attivata la fornitura luce e gas. Per richiedere l’allaccio gas al fornitore o al distributore bisogna allegare tutta una serie di documenti, come i propri dati anagrafici, il codice fiscale, un documento d’identità valido, l’indirizzo completo della fornitura, il proprio recapito telefonico, l’indirizzo di posta elettronica, i dati relativi alla fornitura (potenza del contatore) e una dichiarazione sostitutiva con i dati catastali dell’immobile. I costi dell’allaccio gas non sono sempre uguali in quanto sono influenzati dalle diverse zone geografiche di localizzazione dell’immobile; vanno, in media, da circa 200 euro fino a un massimo di 1500 euro, più il costo di attivazione del gas. Dopo l’installazione del contatore bisogna attendere la verifica di conformità dell’impianto, che avverrà a spese del cliente sulla base dell’utenza che si intende attivare. Questo significa che per una portata termica minore o uguale a 35 kW l’attivazione costerà 47 euro, mentre, per una portata termica tra i 35 kW e i 350 kW, avrà un prezzo di 60 euro. Per portata termica superiore a 350 kW bisognerà sostenere una spesa pari a 70 euro.
Parlando invece delle tempistiche dell’installazione e dell’attivazione del contatore occorre precisare che il distributore avrà fino a 15 giorni di tempo per inviare un preventivo dettagliato all’utente (giorni che salgono a 30 giorni in caso di lavori complessi). Dopo che l’utente avrà accettato la proposta, il distributore avrà 10 giorni di tempo per eseguire l’attivazione del contatore gas. In alcuni casi il distributore potrebbe aver bisogno anche di 60 giorni lavorativi per finalizzare l’installazione del contatore e portare a compimento l’allacciamento gas. Molti pensano che il fornitore di servizi e il distributore siano la stessa cosa; in realtà ogni zona geografica ha un distributore responsabile dell’infrastruttura della fornitura e del contatore e un fornitore, responsabile della fornitura vera e propria. L’utente potrà scegliere liberamente il suo fornitore luce e gas ma non potrà decidere la sostituzione del contatore di cui si occuperà solo il distributore.
Conclusioni
Riassumendo, occorre richiedere un allaccio luce e gas al distributore locale o al fornitore scelto solo in assenza del contatore. Qualora quest’ultimo fosse presente, ma disattivato bisognerà procedere con una prima attivazione (se non è mai stato attivato prima) oppure con un subentro. La voltura, ovvero il cambio intestatario del contratto, si potrà richiedere solo in presenza di un contratto attivo.
Bisogna anche considerare che, in materia di allacciamento di tipo permanente, il prezzo dell’operazione varia in relazione alla tipologia di fornitura a fattori di quota distanza, quota potenza e quota fissa. La quota distanza viene calcolata in linea retta tra la fornitura da allacciare e la cabina di trasformazione più vicina. Fino a 200 metri di distanza dalla cabina si pagheranno 184,48 euro con una quota aggiuntiva di 92,57 euro dai 200 ai 700 metri, di 184,48 euro da 700 a 1200 metri e di 368,96 euro oltre i 1200 metri. Se si parla di quota potenza invece la si dovrà calcolare sulla base della potenza disponibile indicata dal cliente al momento della richiesta di allacciamento. Per quanto riguarda le quote fisse il cliente dovrà sostenere i costi amministrativi versando 27,03 euro (altre info qui). Il consiglio è quello di scegliere con attenzione il fornitore migliore per massimizzare il risparmio in bolletta scegliendo delle offerte vantaggiose e in linea con le proprie abitudini di consumo.
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