Su House Mag ci piace dare spazio alle aziende che si dedicano con passione al loro lavoro e che presentano collezioni ricche di prodotti interessanti.
B-LINE ci ha conquistati con il catalogo 2013 e la scelta di puntare sul designer icona Karim Rashid, quindi diamo volentieri voce a questo brand tutto made in Italy
QUESTO È B-LINE
Parliamo italiano, produciamo in Italia, ma condividiamo un entusiasmo senza confini per il design. Per questo esportiamo in 35 paesi in tutti e cinque i continenti, convinti che i nostri complementi d’arredo non abbiano bisogno di sottotitoli. Il mercato ci premia con un trend costante di crescita, in controcorrente rispetto (ahi noi) alle medie di settore, e noi ringraziamo di cuore.
Produciamo oggetti senza tempo, ma non siamo inclini alle nostalgie polverose: il nostro Boby è stato disegnato da Joe Colombo nel 1970 eppure è di un’attualità sorprendente, perché le vere invenzioni possono trovare posto in qualsiasi ambiente, oggi come ieri.
Rispetto al resto del catalogo B-LINE, alcuni nostri prodotti sono decisamente di alta gamma, ma abbiamo buone ragioni per considerarli tali: la componente artigianale, la scelta dei tessuti, le lavorazioni a mano.
A guidarci è un criterio semplice: proponiamo pezzi interessanti, che usiamo prima di tutto noi nella vita di tutti i giorni.
Cosa rende un prodotto “B-LINE”?
L’approccio quanto più possibile aperto, elastico. Al di là dei vincoli di forma e materiale. Dietro all’idea e alla firma dell’autore, c’è una solida filosofia di marchio che comprende la versatilità, l’originalità e la funzionalità applicate alla casa, all’ufficio, alla comunità e a tutti i posti che vogliamo a misura d’uomo. Ogni oggetto è interpretato cercando soluzioni esteticamente stimolanti. Sempre.
E il tocco finale è dato da una formula di tre elementi che, quando funzionano, insieme creano una miscela di emozioni vincente: lo spazio, le persone e i colori.
Ciao, dove sei?
In ogni momento forniamo le nostre coordinate e cerchiamo ambienti ospitali, fluidi, adatti ai nostri movimenti. All’aperto, in casa o per lavoro vogliamo architetture e complementi di arredo utili. Niente ostacoli, solo spazio da vivere.
Come ti chiami?
La prima informazione che si impara è anche la prima che si chiede quando si incontra qualcuno. Uno sguardo per strada, il sorriso di un bambino, chi amiamo e tutti quelli che incrociamo anche solo per comprare un caffè: sono le persone che rendono speciali le nostre giornate.
E com’era?
Vedere non basta, ci piace condividere. I paesaggi che ci sfilano davanti, come i visi e gli oggetti che ci colpiscono hanno storie da raccontare. Perché sono fatti di forme e di colori, in una parola, di emozioni.
Per maggiori informazioni: B-LINE
Lascia un commento