Il settore edile, minato dalle recenti crisi economiche, ha saputo trovare nella bioedilizia un’alternativa di costruzione innovativa, che risponda alle richieste dei committenti e che, al contempo, aiuti a preservare il nostro delicato ecosistema.
Ma quali sono le innovazioni che guardano alla salvaguardia della natura?
Per fortuna sono numerose e si concentrano sia sui materiali, come sanno bene i produttori di case in legno prefabbricate, già all’avanguardia in questo campo, sia sulle tecniche costruzione, ovvero sulla progettazione tecnica e sugli aspetti legati all’urbanistica.
I cambiamenti sono stati in primis imposti dall’Unione Europea dagli accordi di Parigi, che obbligano ora i cittadini ad attenersi al rispetto degli obiettivi energetici anche in fase di costruzione. Gli edifici che verranno realizzati dopo il 2020, dovranno infatti essere tutti efficienti a livello energetico e questo sarà un ulteriore passo avanti per la tutela dell’ambiente.
Bioarchitettura: i materiali ammessi
Per raggiungere questo scopo le case costruite bioedilizia si rivolgono soprattutto ai materiali, che devono essere sostenibili e certificati, se non addirittura arrivare direttamente dal riciclo di materiali già esistenti. Via libera al legno, materiale ecologico per eccellenza, a soluzioni più innovative, come la canapa, e al riciclo di plastiche e vetri.
I ricicli di materiali di scarto è al centro dell’attenzione in alcune regioni d’Italia: in Puglia, ad esempio, la bioedilizia si rivolge anche ai materiali che arrivano dalla potatura degli ulivi e dagli scarti di lavorazione della paglia e della sansa.
Si tratta di un recupero completo che, oltre a portare alla realizzazione di basi e pannellature forti e resistenti, consente agli edifici di ‘respirare’vantando forti caratteristiche isolanti.
Nascono così materiali possono trovare impiego nella costruzione delle case in bioedilizia, come malte realizzate con oli, marmo cotto, madreperla, vetro riciclato, il quale che arriva anche da comuni bottiglie, specchi e lampadine.
Questi materiali non sono ideali solo per la loro composizione, ma vengono realizzati dalle stesse ditte produttrici seguendo dei percorsi virtuosi, che sfruttano energia elettrica pulita e sanno dare una mano all’ambiente fin dai primi passaggi.
Lo stessa attenzione per il risparmio energetico è riposta nella progettazione e nella conseguente realizzazione della casa in bioedilizia.
Si tratta di tecniche innovative, che guardano all’inserimento dei pannelli fotovoltaici e anche all’impiego di strutture che permettono di coibentare perfettamente la casa, evitando al massimo le dispersioni termiche che, come sappiamo, fanno lievitare le bollette!
La casa in bioedilizia è quindi rispettosa dell’ambiente non solo nelle fasi preventive, ma anche nel corso del tempo.
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