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Bonifica e smaltimento amianto a Milano: come fare?

L’amianto per quasi un secolo è stato largamente utilizzato nel settore edile come isolamento termico o come copertura perché era un materiale molto resistente e durevole nel tempo. Dagli inizi del 1994, dopo averlo analizzato e testato molto bene, prima in Italia poi nel resto d’Europa è stato vietato perché ritenuto tossico.

Bonifica e smaltimento amianto a Milano

Per quanto riguarda la città di Milano come del resto tutta la regione Lombardia, per la bonifica e rimozione dell’amianto ci si deve rivolgere sempre alla ATS. La procedura da seguire è abbastanza semplice, ma la si deve ben conoscere.

Quando ci si trova di fronte ad un immobile che possiede dei manufatti in amianto, ci si deve rivolgere sempre e comunque alla ATS che dopo aver registrato la richiesta di intervento, andrà a fare un sopralluogo per vedere se vi è un effettivo pericolo di intossicazione da amianto.

Dopo aver eseguito tutti i test provvederà a registrare i dati ottenuti in modo da creare un censimento di tutte le opere edili della città di Milano contenenti amianto e che hanno bisogno di bonifica.

Una volta accertata la necessità di un intervento di bonifica, la ATS provvederà a mettere direttamente in contatto l’utente con le aziende specializzate nella bonifica e smaltimento di amianto a Milano.

Per entrare a far parte di questa lista di aziende bisogna necessariamente essere registrati e dimostrare di essere all’altezza del trattamento dell’amianto. Il tutto viene eseguito nel totale rispetto della norma in vigore che è la 257 del 1992. Questa norma è quella a cui si fa riferimento quando si parla di bonifica di amianto.

L’amianto

Questo materiale dalle grandi capacità viene vietato in Italia a partire dal 1992 (nello specifico con la legge n. 257 nel 1992) perché si è scoperto che nel tempo rilasciava delle polveri sottili che erano molto dannose per le vie respiratorie dell’essere umano, portavano purtroppo il più delle volte a gravi malattie con il rischio della vita.

Non solo venne vietato e tolto dalla produzione, il problema che si è poi dovuto affrontare e che tutt’oggi in molti casi ancora viene affrontato è la bonifica e lo smaltimento dello stesso. Infatti non è bastato toglierlo dal commercio, ma tutto quello che era stato installato in un secolo di attività bisogna bonificarlo. Per la bonifica dell’amianto le procedure da adottare sono diverse e tutte devono essere svolte da personale qualificato che è a conoscenza dei trattamenti da fare e delle precauzioni da prendere.

Incapsulamento dell’amianto

Se lo stato di conservazione dell’amianto è buono, una tecnica che si può utilizzare per la sua bonifica è quella dell’incapsulamento, tutte le parti che contengono amianto vengono trattate con dei prodotti specifici da utilizzare come una vernice sull’amianto. Queste vanno ad occupare tutte le parti porose e a proteggere tutto l’esterno dell’amianto in modo da impedire alle polveri tossiche di disperdersi nell’aria che poi si andrà a respirare.

Confinamento delle lastre

Questo secondo sistema solitamente viene utilizzato per le coperture molto estese, dopo aver incapsulato l’amianto come abbiamo visto poco sopra, vengono applicate delle lastre sopra e sotto la copertura per dare maggiore sicurezza alla bonifica.

Questa tecnica è meglio conosciuta come la “bonifica a panino o pacchetto”, infatti l’amianto viene stretto tra due lastre e viene così impedito il disperdersi delle polveri sottili.

Rimozione dell’amianto

Solo nei casi in cui lo stato di conservazione dell’amianto è precario, si deve provvedere alla rimozione.

Per rimuovere l’amianto si deve come prima cosa isolare la zona di lavoro in modo da evitare che si possano respirare le polveri nocive rilasciate dall’amianto.

Dopodiché si procederà con la lavorazione ad umido cioè l’amianto viene bagnato prima di essere rimosso, in questo modo durante il movimento non rilascerà alcuna polvere tossica.

Ad ogni modo, tutte le differenti tecniche di bonifica e rimozione amianto devono essere eseguite da personale qualificato, che indossi gli opportuni presidi di protezione.

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