Casa green

La casa sostenibile nel 2017

Una casa sostenibile porta numerosi vantaggi a chi la abita, nonché all’ambiente circostante. Grazie ai consumi ridotti o ottimizzati, si ha una minore emissione di anidride carbonica nell’atmosfera, che – è ormai risaputo – è una delle principali cause del surriscaldamento globale e dei conseguenti scioglimento dei ghiacciai e estinzione di alcune specie a rischio.

D’altronde, dal punto di vista prettamente economico, un edificio sostenibile si traduce inevitabilmente in bollette meno care.

Alcuni dei principali Paesi europei stanno riducendo in modo considerevole i propri consumi: solo nel 2016, circa il 30% del social housing britannico ha imboccato la strada che porta verso la sostenibilità, e sono state risparmiate non meno di 82000 tonnellate di anidride carbonica, il che non è affatto un dato trascurabile.

Oltretutto, sempre nel Regno Unito anche gli enti pubblici stanno scegliendo soluzioni sostenibili per rifornire i propri edifici, in modo da iniziare una forte campagna di sensibilizzazione per i propri cittadini.

Il punto cruciale per ottenere risultati importanti in termini di riduzione di consumi è la ricerca: solo con questo potente strumento è possibile innovare le attuali tecnologie per ottenere energia pulita (sfruttando ad esempio in modo molto più efficiente e meno dispersivo le fonti rinnovabili come energia solare, idrica o eolica), le quali presentano ancora molti punti dolenti e pecche per quanto riguarda l’efficienza e la conversione di energia rinnovabile in energia elettrica.

La ricerca può essere molto utile nel limitare i consumi anche in modo indiretto, ovvero identificando e studiando con attenzione problemi negli edifici che vengono generalmente risolti con l’ausilio di mezzi inquinanti e dispendiosi dal punto di vista economico; uno di questi problemi può essere l’insorgere della muffa a causa dell’umidità.

Con l’opportuno investimento nella ricerca è possibile studiare attentamente il problema, prevenirne la comparsa e sviluppare soluzioni alternative e sostenibili al fine di risolvere il problema; naturalmente lo stesso ragionamento è applicabile a qualsivoglia problematica che interessi un’abitazione. L’ecosostenibilità può partire proprio da qui.

Lo stesso si può dire per quanto riguarda l’attivazione degli impianti di riscaldamento durante l’inverno: attraverso varie tecniche è possibile limitare al minimo la dispersione del calore dall’appartamento verso l’esterno, così da impiegare meno energia.

Molto spesso, queste tecniche non sono conosciute dagli utenti, o talvolta vengono del tutto trascurate. Per fortuna esiste un aspetto positivo, emerso durante uno studio dell’inverno 2013/2014 in Inghilterra: si è infatti notato che le persone più propense a cambiare le abitudini in casa propria non sono quelle alle quali è stato mostrato come il prezzo della bolletta può lievitare in caso di consumo eccessivo, bensì coloro ai quali è stato spiegato che il cambiamento di abitudini ha effetti positivi per l’ambiente e per la popolazione (innescando nella persona una sensazione di benessere).

Ciò rimanda all’importanza estrema della sensibilizzazione, soprattutto da parte di enti pubblici.

Chi necessita in modo importante di mutare le proprie abitudini in termini di consumi di energia non sono solo le famiglie, ma anche (e soprattutto) organizzazioni private come le aziende, che siano o meno operanti nel settore dell’edilizia.

A questo scopo, sempre nel Regno Unito, è stato elaborato uno standard di sostenibilità denominato SHIFT, il quale attribuisce uno specifico livello a ogni azienda che aderisce al progetto in base all’analisi di più di 50 criteri ambientali, come la produzione di CO2, l’utilizzo dell’acqua e l’emissione di rifiuti di discarica; inoltre, in base ai problemi riscontrati dallo standard, gli operatori che lavorano al progetto possono fornire dei consigli per migliorare le proprie prestazioni.

I consigli possono essere di vario genere, e consistere nel ridurre la quantità di energia consumata (banalmente, per ottenere dei risultati positivi in questo senso, è sufficiente spegnere tutte le luci che non si utilizzano) o nel variare alcune parti dei propri impianti, adottando soluzioni più moderne ed ecologiche. E ci si aspettano importantissimi risultati per il 2017 (e per gli anni a venire).

Il messaggio che la sostenibilità è necessaria in questo fragile momento per il nostro pianeta è da comunicare a tutti, anche ai più piccoli: è opportuno educare i bambini e i ragazzi ad evitare gli sprechi e ad essere più rispettosi nei confronti dell’ambiente.

Questo compito viene in parte svolto dalla scuola, attraverso alcune specifiche campagne e piattaforme di e-learning tecnologiche e coinvolgenti per mostrare in modo evidente ai ragazzi quanto la riduzione dei consumi può favorire noi stessi e chi ci circonda, ma deve essere continuamente discusso anche in casa, dove i genitori hanno il compito di sensibilizzare i propri ragazzi al rispetto dell’ambiente sin dai primi anni di vita.

Immaginare un mondo fatto di appartamenti, aziende ed enti pubblici sostenibili e in grado di ridurre al minimo indispensabile i consumi di energia, anche grazie all’impiego di tecnologie in fase di sviluppo, non è un’utopia.

Il 2017 può essere un anno cruciale per l’ecologia del nostro pianeta, capace di donare speranza per la salute del pianeta Terra, ma quella speranza deve essere alimentata dal piccolo impegno di ognuno di noi, impegno da rispettare in ogni campo, e non solo quello pratico; impegno che deve essere presente in modo costante nelle case e nella vita delle persone.

La Terra è provata dall’inquinamento che gli uomini hanno prodotto, non c’è dubbio, ma abbiamo ancora la possibilità di offrire un mondo più pulito ai nostri figli, i cittadini del futuro.

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