Indubbiamente il vino richiede una buona conservazione. Per questo coloro che non vogliono rinunciare a questa bevanda da tenere sempre in casa devono necessariamente sapere come organizzarsi per mettere a punto una cantina privata, a livello domestico. È un argomento che richiede molta competenza, perché per conservare il vino occorrono delle caratteristiche ambientali da tenere in grande considerazione. In questo modo, in uno spazio ben organizzato e progettato, il vino ha il giusto tempo di riposare e di decantare, prima di essere bevuto. Un’occasione davvero unica per riscoprire quanto sia gradevole gustare un buon bicchiere di vino in compagnia, apprezzandone tutte le caratteristiche. Ma come deve essere organizzata una cantina in casa? Ti sveliamo alcuni piccoli segreti.
Le caratteristiche ambientali della cantina domestica
Progettare una cantina per la casa significa anche tenere in considerazione alcune importanti caratteristiche ambientali che questo spazio domestico deve possedere. Vanno infatti presi in considerazione alcuni parametri, come la luce, la temperatura e l’umidità.
Innanzitutto parliamo di temperatura. Di solito la cantina si organizza all’interno di un seminterrato, proprio per evitare luoghi che presentino forti escursioni termiche, per esempio fra la mattina e la sera o fra l’estate e l’inverno.
Anche un sottoscala andrebbe bene, purché la temperatura non scenda mai sotto i 10 gradi e non arrivi mai a superare i 22 gradi. Se questi valori vengono superati, il vino verrebbe sottoposto ad uno stress molto forte. Tutto ciò significherebbe compromettere il suo gusto e la sua conservazione.
Un altro fattore da non sottovalutare, sempre in termini di caratteristiche ambientali, è quello che riguarda la luce. Le bottiglie di vino non andrebbero mai esposte ad una luce diretta e molto forte, perché altrimenti si potrebbero alterare le caratteristiche organolettiche.
Questo può accadere perché in realtà la luce produce calore, che incide sulle caratteristiche stesse della bevanda.
Alcuni per esempio commettono l’errore assecondando uno stile espositivo, mettendo le bottiglie di vino esposte a dei faretti.
Molto importante è anche il livello di umidità dell’ambiente. L’aria della cantina domestica non dovrebbe essere troppo secca. Di solito ci dovrebbe essere un tasso di umidità che oscilla tra il 60% e l’80%. In questo modo si possono creare le condizioni ideali perché il tappo di sughero preservi meglio il vino all’interno della bottiglia.
L’arredamento della cantina domestica
Molto importanti sono anche gli arredi all’interno di uno spazio che può essere deputato anche alla degustazione del vino. Alcuni elementi fondamentali che non possono mancare nell’arredamento di una cantina domestica sono costituiti per esempio dagli scaffali.
Naturalmente non devono essere scaffali progettati a caso, ma devono sempre riuscire a fare in modo che le bottiglie vengano conservate in posizione orizzontale. Soltanto in questo modo il sughero può stare a contatto con il vino e il tappo rimane così sempre umido.
Ci sono scaffali di differenti materiali. Per esempio se ne trovano anche in metallo. Tuttavia sarebbe meglio utilizzare gli scaffali di legno. In particolare si utilizza il legno di abete o di castagno, che consente una stabilizzazione ideale per quanto riguarda il tasso di umidità.
Alcuni hanno a disposizione nella cantina domestica anche un termometro, che serve a monitorare in maniera costante la temperatura dell’ambiente, per apportare eventualmente degli aggiustamenti.
Altri possiedono nella loro cantina domestica un armadio climatizzato. Si tratta anche questo di un arredo molto utile, che non contribuisce soltanto a creare uno stile molto particolare. Infatti la sua funzione è anche quella di indubbia utilità, perché permette di conservare ad una certa temperatura prestabilita alcuni vini particolari, come quelli bianchi o gli spumanti.
Attraverso la posizione di tutti questi elementi, la nostra cantina domestica può diventare veramente uno spazio funzionale e pratico da utilizzare.
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