Idee e consigli

Come pulire l’argento per mantenerlo brillante

A cura di Daniela Scorzelli

L’argento è un materiale tanto lucente e brillante da meritare un posto d’onore tra i metalli preziosi. La sua capacità di riflettere luce è tanto maggiore quanto più la superficie di un oggetto sia liscia e poco cesellata; è indubbio che per apprezzarne tale particolarità è necessario che sia ben conservato e tenuto, ma bastano pochi piccoli accorgimenti per mantenere o ripristinare il suo splendore.

Anche nelle case giovani dal design più moderno ed essenziale trovano spazio oggetti d’argento per arredare spazi minimal o per illuminare e ravvivare angoli più anonimi un centrotavola dalle forme accattivanti o un vaso dalle forme pulite e lineari, un unico pezzo che possa dare dinamicità all’ambiente.

Mentre nelle case delle nonne o di chi magari apprezza maggiormente lo stile classico e opulento possiamo ritrovare oggetti più particolari e ricchi nella lavorazione e nelle tante cesellature che li rendono perciò importanti e unici per chi li possiede, come certi stupendi servizi da thé o caffè.

Ogni donna poi ama indossare gioielli d’argento nella sua infinita versatilità per sentirsi di volta in volta diversa e avere quell’aria sbarazzina o aggressiva, completando il look scelto.

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Per non parlare dell’eleganza e bellezza di certe tavole rivestite anche in modo molto semplice lasciando la ricchezza a certi tessuti, come il lino o l’organza bianchi, e dove a far scena e a creare un’atmosfera stupenda sono le ciotole d’argento che ospitano fiori freschi e candele o ancor più i candelabri che possono spaziare dall’elemento a due o più bracci all’accostamento di singoli candelieri.

Questi ultimi non passano mai di moda, anzi, affascinano sempre per la notevole aura di sobria eleganza che rimandano.

E’ importante saper preservare la bellezza dei nostri oggetti d’argento, in modo da poterne godere appieno e da far apprezzare poi a chi li riceverà come nostra eredità.

Vediamo quindi insieme come pulire l’argento.

Conservazione dell’argento

La cosa più semplice da tenere a mente è che inevitabilmente col passare del tempo e soprattutto dopo l’esposizione all’aria l’argento si ossida, perdendo la sua lucentezza e inizirà ad opacizzarsi fino ad ingiallire o annerirsi, sintomi evidenti di una forte ossidazione con quella caratteristica patina che riveste e spegne l’argento.

Evitare che ciò avvenga è praticamente impossibile, è un processo naturale, ma certo con qualche accorgimento molto semplice si può far in modo da tamponare e dilatare, in un certo modo, il tempo di ossidazione.

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Panni morbidi

Prima di tutto è importante la conservazione dell’argento: tenerlo riposto con cura in contenitori di velluto o scatoline rigide o anche avvolto in certi panni morbidi di tessuto.

In particolare questo è l’ideale per conservare le posate, poiché aiuta a mantenere quasi inalterata la lucentezza dei nostri preziosi, così come tener a vista ma comunque al riparo da aria e luce i nostri pezzi di grandi dimensioni, magari in una vetrina.

È importante poi spolverare e lucidare l’argento con costanza e ricordarsi che farlo una volta in più e quindi più frequentemente anche in modo veloce è sicuramente una mossa appropriata: meglio infatti una passata veloce e delicata sui nostri oggetti anche con un piumino piuttosto che far passare molto tempo e dover poi fare i conti con una pulizia più minuziosa.

Il primo passo verso la conservazione della brillantezza a specchio dell’argento è quindi quello di munirsi di panni morbidi di tessuto delicato.

Indicatissimi sono quelli vellutati o di fine microfibra che permettono di raggiungere ogni spazio anche nelle cesellature più dettagliate in modo delicato e che, anche sfregandolo contro la superficie più energicamente, ci assicuri che il nostro metallo non rischi di graffiarsi o rovinarsi.

Possiamo usare anche dei piumini in fibre delicate e leggere o delle piccole spazzole rigorosamente con setole naturali, da passare in modo molto delicato e accurato solo nei punti più nascosti e difficili da raggiungere, spolverando ogni angolo.

Quello di spolverare gli oggetti è un gesto molto semplice che richiede pochissimo tempo e cura, ma resta comunque fondamentale.

Ulteriore passo in avanti è poi la pulizia vera e propria dei nostri preziosi, che prevede valide alternative semplici, e che le rendono competitive rispetto ad una pulizia magari più invasiva effettuata da un professionista in laboratorio.

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Bicarbonato e altri rimedi casalinghi

Il rimedio più naturale, semplice ed economico per contrastare l’ossidazione resta quello che usavano le nostre nonne e prevede l’uso del bicarbonato, disciolto in una bacinella d’acqua tiepida dove poi immergere per qualche minuto o anche più se necessario completamente il nostro oggetto, girandolo per far sì che la soluzione raggiunga omogeneamente ogni angolo e intanto strofinare leggermente con una spugna morbida, insistendo nei punti maggiormente ossidati.

Quando si è soddisfatti del risultato di pulizia si risciacqua accuratamente e successivamente si asciuga l’oggetto con un panno di cotone o microfibra, che così tornerà a splendere come se fosse nuovo!

Si può aggiungere eventualmente un cucchiaio di sale alla soluzione. In certi casi, quando gli oggetti sono particolarmente decorati, è opportuno creare con acqua e bicarbonato una pasta più o meno densa da passare in modo accurato nelle varie rifiniture, in modo da esser sicuri di effettuare una pulizia accurata.

Ugualmente naturale ed economico è l’utilizzo di dentifricio, da passare delicatamente sulla superficie da pulire: con la sua azione naturale ma leggermente abrasiva la pasta leverà la patina. Dopo è ugualmente necessario sciacquare sotto acqua corrente tiepida e asciugare.

Tra i rimedi casalinghi possiamo annoverare anche l’utilizzo della cenere, residuo di stufe e camini da passare sull’oggetto annerito per ridargli lucentezza.

Esistono poi altri rimedi facilmente reperibili in commercio che rendono la pulizia casalinga equiparabile a tutti gli effetti a quella professionale, infatti ci si avvale di panni, guanti e salviette imbevute con cui lucidare l’argento preventivamente spolverato.

Ulteriore soluzione è rappresentata da numerosi prodotti liquidi o in pasta che spesso rendono possibile l’immersione diretta degli oggetti nei loro appositi contenitori. Ovviamente questo per oggetti di piccole dimensioni, come i ciondoli, i gioielli in generale e le miniature, tipico ricordo delle cerimonie.

Sono davvero numerose le possibilità in questo campo: per questo non sono ammesse scuse e non possiamo assolutamente sottrarci alla manutenzione dei nostri preziosi in argento, che ci ripagano con tanta bellezza e ci inorgogliscono con la loro innata e particolare lucentezza!

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