Articolo realizzato con il contributo di Domus Materiali – Cementine e pavimentazioni antiche di recupero
Il fascino del passato è grandioso soprattutto quando si parla di architettura e complementi di arredo. Ma gli anni che si susseguono fanno anche dei danni, soprattutto sui pavimenti
Di solito quando si pensa al restauro la mente va subito ad opere scultoriche o pittoriche, nei casi più aulici, oppure ai mobili antichi se guardiamo in casa propria.
Negli ultimi anni ci si è accorti sempre di più di quanto belle siano le pavimentazioni in pietra antica. Chi non ha la fortuna di possederne, spesso le acquista per la propria nuova abitazione, andando a ricercare tra le varie proposte di pavimentazioni antiche in pietra di recupero.
Pavimentazioni Antiche: quali sono e come recuperarle
Prima di tutto facciamo una panoramica sui pavimenti in pietra antica più “comuni” da trovare:
- Cementine
- Cotti
- Graniglie
- Pietre, per interni o per esterni
Pur essendo differenti tra di loro, tutte hanno in comune la storia. Si trovano in edifici di pregio, magari appartenuti a dei nobili o a ricchi borghesi o a proprietari terrieri amanti del bello e che avevano il piacere di poterlo mostrare agli altri.
Motivi geometrici o floreali, giochi di colori, diverse dimensioni mescolate in maniera armonica, i pavimenti antichi sono un piacere per la vista.
Il lavoro è impegnativo ma ti darà soddisfazione, sia perché i pavimenti antichi sono davvero bellissimi e difficilmente puoi trovarne di simili nelle proposte “moderne”, sia perché oggettivamente recuperare una pavimentazione antica ha un costo inferiore.
Questo forse potrebbe sorprenderti, ma solo se non consideri che dovresti prima di tutto smantellare la pavimentazione antica, poi ripristinare il sottofondo, acquistare un nuovo pavimento e metterlo in posa.
La prima cosa da fare è verificare bene che tutte le mattonelle aderiscano perfettamente al fondo. Se così non fosse, nel caso in cui siano poche quelle in fallo, provvedi a ripristinarle; se dovessero essere molte, forse è il caso di valutare di smantellare prima tutto il pavimento antico, sistemare il fondo e poi rimetterlo in posa. Ovviamente questo tipo di lavorazione deve essere affidato a professionisti del settore, vista la difficoltà dell’intervento.
Quanto è danneggiato il pavimento? Se sono solo poche mattonelle ad essere rovinate, è meglio sostituirle. E’ ovvio che questa valutazione è da fare soprattutto all’esterno, dove gli agenti atmosferici avranno molto influito.
All’interno è più semplice che ci sia bisogno di una bella pulizia, per togliere l’opacità oppure quella sensazione ci consumato che si può avere guardando un pavimento antico.
La fase della levigatura è molto delicata, perché ci permette di ristabilire uno spessore comune tra tutte le nostre mattonelle.
Se il pavimento antico ha uno spessore particolarmente fine, allora è meglio preferire una micro levigatura, che agisce meno in profondità.
Occhio però: se hai a che fare con delle cementine, stai molto attento in fase di levigatura! Di solito si usano moderni abrasivi, molto potenti. Ma se hai da recuperare un pavimento antico lavorato, hai bisogno di qualcosa di più delicato. Ci sono delle levigatrici che utilizzano dei dischi diamantati, che seguono le ondulazioni della pavimentazione e riescono a recuperare la bellezza delle cementine, senza essere aggressivi.
Ora che abbiamo visto qualche consiglio in dettaglio, facciamo un riepilogo delle fasi principali:
- Sgrossatura
- Lavaggio
- Stuccatura delle vie di fuga
- Levigatura
- Lucidatura
Quali sono le tempistiche di lavorazione? Considera che è difficile lavorare una superficie maggiore di 30 m² in un giorno: in questo modo potrai farti due semplici conti sulla base alla grandezza del tuo pavimento antico da recuperare.
Come si pulisce e lucida un pavimento antico
Le pavimentazioni in pietra di recupero o i pavimenti antichi di recupero debbono essere pulite solamente con detergenti neutri.
E’ consigliabile ricoprirli con dei prodotti idro e oleo repellenti, per evitare che, durante la quotidianità, possono macchiarsi: meglio prevenire che curare!
Per il pavimento in graniglia gli arnesi del mestiere sono detergente neutro, spazzola in sete di nylon, scopa a setole morbide e cera o agente lucidante delicato. Questo materiale trattiene abbastanza bene lo sporco, quindi basta pulirlo e lucidarlo una volta al mese.
Per le cementine, sono consigliate le cere per marmo, capaci non solo di ridare lucentezza di volta in volta al pavimento ma anche di dare un’ulteriore protezione.
Anche per il cotto è consigliata acqua e detergente neutro, ma è meglio passare un paio di volte per essere certi di aver portato via bene lo sporco. Poi il pavimento non va lasciato asciugare all’aria, ma va passato un panno morbido o in tela.
Foto top articolo: WOW Design
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