Idee e consigli

Come si legge la bolletta del gas?

Il prezzo del gas che paghiamo durante l’anno è definito da una serie di voci di spesa che spesso confondono il consumatore. Alcune di queste voci sono stabilite dal fornitore mentre altre sono regolamentate da ARERA, l’autorità garante che vigila sul mercato, sui prezzi e sulla tutela dei consumatori e delle imprese. Oggi ti aiuteremo a comprendere come si legge la bolletta, in modo tale da fornirti tutti gli strumenti utili per risparmiare. Successivamente si potrà ricercare l’offerta più adatta alle proprie esigenze. Ad esempio, è possibile usufruire della rete e trovare la migliore offerta gas su Facile.it o su altri servizi di comparazione online di questo tipo.

Le voci di spesa della bolletta

La bolletta si compone di una serie di sezioni tra cui le più importanti sono quelle dedicate alla spesa per la materia gas naturale e la spesa per il trasporto e la gestione del contatore.

La spesa per la materia gas naturale si compone di quota fissa e quota energia. La quota fissa espressa in €/anno è indipendente dal consumo e, quindi, si paga anche quando non utilizzi neanche un metro cubo di gas. La quota energia, invece, è espressa in €/Smc e viene pagata in base a quanto effettivamente consumi.

Si tratta dell’unica cifra che determina il mercato delle tariffe gas da cui si dirama la concorrenza di tutte le aziende che competono sul mercato libero. Per un chiarimento più esaustivo puoi consultare la spiegazione del costo unitario della materia energia di ARERA. Per capire se una tariffa conviene devi paragonare questa voce di spesa con tutte le altre proposte.

Le spese di trasporto e gestione

La spesa per il trasporto e per la gestione del contatore del gas, invece, è legata alle attività di stoccaggio, trasporto e amministrazione. Il prezzo è uguale per tutti i clienti grazie a quanto stabilito da ARERA, motivo per cui non varia da un fornitore all’altro. Si caratterizza dalla quota fissa espressa in €/mese/cliente che è una spesa fissa ed indipendente dal consumo, e dalla quota energia applicata al gas consumato.

Tasse: IVA, accise e addizionale regionale

Per il costo complessivo dovrai anche considerare le spese per gli oneri di sistema, le accise e l’IVA. Le prime sono costi fissi così come le imposte che si distinguono in accise ed IVA. Le accise vengono applicate all’energia consumata e prevedono un’aliquota crescente stabilita su soglie di consumo annuo. L’IVA è al 10% per i primi 480 mc annui consumati e poi sale al 22%. A queste tasse si somma l’addizionale regionale, definita dalle regioni e applicata alla quantità di gas consumato.

Consumi stimati e rilevati

Sulla bolletta verranno riportati i consumi stimati e quelli rilevati che si distinguono tra le previsioni condotte dalla compagnia e i reali consumi derivanti dalla lettura del contatore. Il conguaglio, quindi, è quel conteggio che viene svolto circa una volta l’anno per determinare i giusti importi tra i consumi stimati e quelli effettivamente pagati. Segnalare periodicamente i consumi è sempre più conveniente perché, in molti casi, i conguagli risultano essere decisamente salati.

Infine ci sono tutte le spese di gestione tra cui quella della fatturazione cartacea che, di fatto, può essere azzerata autorizzando il pagamento via RID bancario. Per scoprire i vantaggi e gli sconti dedicati consulta un comparatore e scegli la miglior proposta per te.

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