#PadiglioneB, con la collaborazione dell’architetto Giuseppe Boldini, realizza il proprio progetto di Co-Living in quel di Verona, città universitaria al centro di un importante StarUp locale.
Il Co-Living diviene così l’ultima soglia per i fondatori di start-up, dove il coworking si integra a nuovi spazi, dedicati alla vita fuori dal lavoro, nasce così un’idea nuova di spazio comune, che varca una nuova frontiera del vivere e del lavorare.
Cosa spinge la nascita del Co-Living?
Sicuramente le nuove tendenze di vita dei giovani professionisti, hanno fatto si che la realtà del Co-Living potesse davvero prendere vita.
I motivi sono i più disparati, la carriera globale, la cancellazione delle barriere fra mondo digitale e mondo fisico/reale, lo spostamento in avanti per la formazione di una famiglia ed un costo stellare raggiunto dalla case di proprietà o d’affitto, ha portato la nascita di una nuova domanda che diversi imprenditori hanno saputo cogliere, sviluppando i primi Co-Living.
Il Co-living semplifica per natura “la gestione” della vita, offendo spazi a tempi brevi e flessibili, con tariffe “tutto compreso” ed i servizi essenziali, come connessione, servizio lavanderia e stireria tutto compreso, concierge (portineria 24/24).
A completare le esigenze dei giovani professionisti nelle realtà più strutturate possiamo trovare palestre, aree spa, servizio ristorazione su prenotazione, noleggio bici e molto altro ancora.
Le camere sono ridotte al minimo, con servizi privati annessi in stile nordico come le attuali tendenze spingono.
Il nostro Co-Living a Verona:
Il progetto di PadiglioneB non si dissocia poi molto dalle più grandi realtà newyorchesi. Lo sviluppo del nostro Co-Living presenta oltre alle camere, dotate tutte di bagno privato, un servizio lavanderia, un area riservata per le singole stanze con ulteriori armadiature a compensare il ridotto spazio privato, una grande cucina comune ed un living di ampie metrature.
Completano l’area living uno spazio ludico dedicato ad accogliere calcio balilla o tavolo da ping pong…. da qui poi lo sviluppo del Co-Working con ampi tavoli da lavoro divisi in aree….immancabile l’angolo del caffè con spazio dedicato alla più tipica pausa caffè!
Materiali semplici e puri dai colori neutri fanno parte del dna di #PadiglioneB, che avvalendosi dell’esperienza di Giuseppe Boldini si sono ricavati ambienti freschi e dall’impatto immediato.
Un’accurata grafica accompagna alle singole situazioni, camere, servizi etc, mentre il colore arricchisce le zone dedicate al relax come l’area Living….e poi cemento, lampade industriali enfatizzano l’ambiente lavoro.
Cromatismo e materie viaggiano in simbiosi definendo senza molte parole il ruolo di ogni ambiente.
Un luogo familiare, un interscambio culturale:
Il Co-living non nasce come un posto per fermarsi tutta una vita ma ben si come un’occasione di incontro ed una piattaforma ad accogliere giovani Freelance, alla quale si unisce l’esigenze dal CoLiving stesso ovvero l’opportunità di incontrare lavoratori con mentalità simili ma di altre aziende e la possibilità di fare networking ed allargare la propria rete di conoscenze, queste sono le principali motivazioni che smuovo molti giovani ad abbracciare questa tipologia di residenza.
Il Trend del Co-Living….potrebbe non fermarsi ad una semplice meteora, ma divenire in un prossimo futuro una realtà quanto di più strutturata.
In un mondo dove ci si sentirà sempre più liberi di lavorare ovunque e dovunque, in ogni condizione, il Co-Living potrebbe essere davvero la risposta a questa domanda soprattutto in cui ad oggi si stima che entro il 2020 la metà dei lavoratori sarà freelance, flessibilità e collaborazione saranno le parole più rincorrenti del domani.
Credits:
Vittoria Drago
Eugenio Filippi
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