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Appunti di Viaggio: “Disegnare la villeggiatura”

A cura di Chiara Tenda di PadiglioneB

PadiglioneB si racconta in questo breve saggio, alla scoperta dell’architettura di villeggiatura, una mostra che trova spazio grazie alla ricca Collezione dell’Archivio 900 presso il Mart di Rovereto.

Ettore Sottsass casa sciatore

Ettore Sottsass sr. Progetto per Capanna per Sciatori, Monte Boldone a quota 1980m. (1924 – 1925) Foto: PadiglioneB

Un focus dedicato quindi alla montagna e alla sua architettura, inserito in un tempo tra i primi anni 20 del secolo scorso, con le costruzioni delle case per gli sciatori fino allo sviluppo del turismo di massa dei condomini degli anni 70.

L’area di intervento a cui fa riferimento la mostra comprende il Sud-Tirolo, le Dolomiti Bellunesi, il Trentino, che da oltre un secolo rappresentano l’eccellenza del turismo Alpino di Villeggiatura grazie ovviamente alle bellezze che il paesaggio ha saputo regalare a questa terra con vette uniche, laghi cristallini e zone termali di eccellenza.

Disegnare la villeggiatura propone una selezione tra le seguenti personalità di spicco del mondo dell’architettura come Ettore Sottsass sr, Adalberto Libera, Giovanni Wenter Marini, Michelangelo Perghem Gelmi e Giovanni Tiella.

La selezione comprende progetti e planimetrie di sviluppo di ville, alberghi e stabilimenti, ma non solo vi sono una ricca documentazione da parte dell’archivio di Lorenzi con la presenza di prospettive acquerellate per Misurina e Torbole, così come schizzi delle montagne di Adalberto Libera, e poi ancora fotografie che lo stesso Depero conserva sulla “Villa Moderna di Montagna” di Lorenzi o le foto di Riccardo Maroni in merito alle opere di Wenter Marini e Tiella, in riferimento a quanto realizzo per gli alberghi di Cortina d’Ampezzo e ai rifugi del Pasubio.

La mostra attira l’attenzione dei nostri sguardi sulla qualità grafica che i lucidi di Sottsass o la mano fine e precisa di Michelangelo Perghem Gelmi sanno trasmettere ai nostri occhi, progetti che anche sulla carta potremo definirli delle vere e proprie opere d’arte.

La cura del dettaglio viene poi illustrata con particolari fatti in scala appropriata andando di fatto a definire l’elemento tecnico in ogni sua sfaccettatura a partire anche dagli arredi stessi.

palazzo Disegnare la Villeggiatura

Michelangelo Perghem Gelmi con Enrico Azzali Condominio Le Torri al Nevegal, 1963 – 1968 china su carta da Foto: PadiglioneB

La bellezza della progettazione risiede proprio in questi dettagli dove l’attenzione del piccolo dà origine a progetti complessi, ben articolati e volumetricamente definiti.

Nella “Villa Moderna di Montagna” di Lorenzi si cavalca l’onda dell’architettura razionalista, semplice e dalle ampie vetrate, rimane un unico elemento fortemente “allieno” dal territorio, con il suo tetto piano e la facciata priva di decori rappresenta la purezza dell’architettura degli anni 20.

Altra attenzione viene poi dedicata agli appartamenti multipli che permettono un acquisto di massa per una montagna più popolare.

Lo sviluppo arriva all’estremo con progetti di condomini per vacanze, per una multipriorietà, Michelangelo Perghem Gelmi lo esprime al meglio nel suo Condominio Le Torri ai Nevegal (1963 – 1968), di splendido impatto sono anche le poche locandine pubblicitarie rimaste dove si evidenziano i motivi per un acquisto per un monolocale in montagna.

Schizzo acquarellato – immagine copertina della mostra Disegnare la Villeggiatura – Foto PadiglioneB

Schizzo acquarellato – immagine copertina della mostra Disegnare la Villeggiatura – Foto PadiglioneB

La mostra diventa un trait-d’Union tra architettura e luogo, in continua evoluzione nei quali si fonda con la contemporaneità delle fotografie di Gabriele Basilico (2003), presente al piano interrato la quale obiettivo ha regalato foto dedicate al paesaggio del Trentino.

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