La scelta dell’arredamento della casa non è mai una cosa semplice e molte volte le miriadi di decisioni che ci sono da prendere mettono a dura prova i nostri nervi.
Una delle zone della casa che richiede un po’ più di attenzione è sicuramente la zona living.
In questa stanza ospiteremo i nostri invitati, inoltre, sarà anche lo spazio più vissuto della casa. Ecco perché è importante dargli il giusto valore, associando eleganza, design e qualità.
Per arredare la zona living è bene partire dal divano e sviluppare gli altri complementi d’arredo in base al suo design. La scelta migliore, per l’acquisto di un divano, ricade sicuramente sui prodotti artigianali, come quelli proposti da VAMA Divani, per esempio, che mette a disposizione una vasta selezione di divani e poltrone artigianali.
Ma quali sono i dettagli che differenziano un divano artigianale da un divano di tipo industriale?
L’importanza della struttura del divano
Quando si sceglie un prodotto artigianale, la qualità è tutto. In questo caso, infatti, la struttura del divano più incidere anche sul prezzo finale del prodotto e ovviamente anche sulla qualità. Un divano fatto in legno massello e parti non portanti in truciolare e faesite è senza dubbio un prodotto di qualità.
Al contrario un divano economico presenta una struttura a fibra o scaglie di legno, tuttavia può anche essere presente truciolare e faesite mischiati tra loro. La differenza tra le due strutture sta anche nello spessore del legno, dove nei divani economici non supera il centimetro.
Mentre, le strutture in legno massello, dei divani artigianali hanno uno spessore tra 1,8 e 3 centimetri e viene usato il truciolare o la faesite solo nelle zone non soggette a sollecitazioni come per esempio lo schienale.
Seduta e imbottitura
La seduta del divano è importante tanto quanto la struttura e nei divani artigianali di alta qualità solitamente è composta da una serie di cinghie incrociate tra loro. Queste ultime, sono composte da un tessuto molto spesso e resistente.
La seduta di un divano più economico ha una cinghia meno tesa, non completamente intrecciata o, a volte, fatta con del truciolato o compensato. Quindi per nulla resistente, soprattutto se ci sono dei bambini in casa che, inevitabilmente, salteranno sul divano.
L’imbottitura, è quello che rende un divano più o meno confortevole.
Un divano di qualità ha un’imbottitura in poliuretano con una densità pari a 30/35 hp per chi vuole una seduta più rigida mentre, il poliuretano misto piuma viene utilizzato per lo schienale o per chi desidera una seduta più morbida. Un divano che ha un’imbottitura con densità 15/20/25 hp sia per gli schienali che per la seduta, è senza dubbio un divano di tipo industriale.
Dettagli finali: tappezzeria e cuciture del divano
La tappezzeria è molto importante, perché sarà questa a definire l’impatto finale che avrà il divano all’interno della zona living. Il consiglio, è quello di scegliere un rivestimento sfoderabile, inoltre, i produttori di divani artigianali di qualità mettono a disposizione una vasta gamma di tessuti tra cui scegliere.
Ad ogni modo anche un divano industriale può presentare dei rivestimenti sfoderabili, ma sicuramente la scelta dei tessuti non è così ampia. Un piccolo accorgimento da avere, riguarda i rivestimenti fissi che, come dice la parola stessa, non possono essere sfoderati.
Ultimo aspetto da tenere in considerazione sono le cuciture che fanno sicuramente la differenza estetica. Infatti, le cuciture di un divano artigianale di qualità sono dritte e la stoffa aderisce perfettamente all’imbottitura.
Al contrario, gli altri divani possono presentare delle cuciture imperfette che non fanno aderire la tappezzeria all’imbottitura e che, di conseguenza, presenta dei difetti estetici.
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