A cura di Chiara Tenca e Alberto Bassi – Foto di Emanuele Di Donna
Così nasce Vespa, un prodotto nuovo, diverso e dannatamente fresco.
Una linea che si fa guardare da ogni angolazione e ti lascia lì, senza fiato, perché ogni sua geometria è a dir poco perfetta.
Le curve ruotano attorno alle ruote, si muovono sinuose, siamo alla fine degli anni 40 e grazie all’intuizione di Enrico Piaggio e al genio di Corradino d’Ascanio ci porta alla realizzazione di questo straordinario prodotto.

Vista del fondo schiena della prima Vespa 98, si nota il particolare d’esser nata senza cavalletto. Foto di Emanuele Di Donna
PadiglioneB ha voluto così scoprire in anteprima una mostra dedicata a questi 70 anni di Vespa, in una cornice unica quale è il Museo Nicolis.
La mostra promossa da Luigi Frisighelli, Presidente del Registro Storico Vespa, e dal Presidente del Vespa Club d’Italia, Roberto Leardi, hanno permesso di mettere insieme 70 modelli, uno per ogni anno di vita dello scooter più famoso al mondo.
La Vespa nasce nel 1946, porta forme sinuose, un vitino stretto stretto, è un retrotreno abbondante che inevitabilmente al dott. Piaggio non può che far che ricordare che questa… “sembra una Vespa!”.
Nome ad oggi iconico, simbolo di un’evoluzione costante dei costumi e della società che cambia. Così l’Italia si trasforma, si colora e si riempie di mezzi che circolano sempre più nelle nostre città.
Come in un percorso virtuale l’allestimento proposto da LeadUser Arc 1019, accoglie lo spettatore, che non può non fare a meno di osservare il passare degli anni e la costante evoluzione che il piccolo mezzo ha saputo darsi, così dai primi modelli del ‘46 si vola in fretta agli anni 50, gli anni del Glamour, di Vacanze Romane nell’indimenticabile scena in cui Gregory Peck porta a spasso Audrey Hepburn per le vie di Roma, diventando così icona nel cinema di Hollywood.
Scenografie, musiche e set costituiscono l’essenza dell’allestimento di LeadUser, coinvolgendo il pubblico all’interno di ogni epoca trattata.
I colori emergono al passare negli anni al punto che al Verde Scuro dei fari bassi e al Grigio Metalizzato dei GS si passa a nuova vita , gli anni 60 danno colore ad una linea curva e prorompente al mezzo.
Il tutto è dettato da sbalzi importanti, estetica ricercata in finiture e dettagli ricchi di cromature e decorazioni che anche un oggetto tanto economico e popolare deve comunque conservare.
Il decoro ha la sua importanza, pertanto non vi è parafango senza fregio, non vi sono scudi senza bordoscudi.
Appaiano nuovi colori, dal Rosso Corsa, al Giallo Positano, dal Blu Pavone, al Turchese o Verde Acqua Marina, senza tralasciare il più classico dei classici, Bianco Spino.
La vita sorride, e per molti italiani la Vespa apre le strade della libertà, per poter così uscire, raggiungere il mare o la montagna… o semplicemente la propria ragazza, e tutto questo non ha prezzo.
Sono gli anni di Ettore Sottsass, di Vico Magistretti poi, daranno vita ai prodotti coloratissimi, dove in principio non ve n’era… così Brionvega, il mangiadischi Minerva di Bellini o alla intramontabile Eclisse.
La plastica si tinge ma non la Vespa. Lei resta fedele alla lamiera, portandola così fino ai giorni nostri.
Il mito si celebra nelle strade e nella miriade di prodotti realizzati dalla Piaggio, dagli storici calessini ai fuoribordo “Moscone”, per passare alla piccola utilitaria Vespa 400… a fare da cornice a tutto questo c’è una fortissima campagna pubblicitaria, giocata su slogan, immagini e stili di vita che solo una Vespa sa regalare.

Tra gli anni 60 ed i 70 è un fiorire di colori. Vespa 50 Special sullo sfondo. Foto di Emanuele Di Donna
La mostra fa conoscere al grande pubblico la doppia anima di questo particolare mezzo… lo Spirito Sportivo che ne ha fatto un prodotto da Corsa.
Celebrata negli anni 50 nelle diverse gare, la Vespa ha solcato circuiti di mezza Italia facendosi battaglia in mezzo alle più disparate motociclette.
La dimostrazione che il mezzo poteva dare oltre ad un’affidabilità accertata anche una straordinaria velocità. Portata alla ribalta da corridori oggi consacrati al mito della stessa Vespa come Giuseppe Cau, fu protagonista assoluto di un periodo davvero magico per le corse Vespistiche.

Vespa 98 Corsa, una dei primi modelli ad esser utilizzata per gare velocistiche. Foto di Emanuele Di Donna
Uomini che in sella al loro cavallo d’acciaio si sono imposti sui più disparati circuiti cittadini e salite di montagna (Cronoscalata Rocca di Papa), o alla Sei Giorni Internazionale, dove la Piaggio presentò per tale evento un mezzo tanto spinto quanto audace e per l’appunto realizzò una 125 Sport, denominata 6 Giorni, in cui su 10 partecipanti ben 9 giunsero a conquistare la medaglia d’Oro.
Lo stesso Cau ha presenziato la mostra raccontando aneddoti e dettagli di una vita spesa e vissuta in sella alla Vespa.
Un mito tutto da scoprire e da vivere al Museo Nicolis per un evento che durerà fino al 30 Ottobre.
Per chi avrà modo di visionare il tutto potrà condividere le proprie immagini con l’hasthag #ExhibitionVespa, postando ricordi che troveranno posto nella mostra attraverso lo scorrere delle immagini tramite un apposito streaming.
Buon Viaggio Vespa… la strada è ancora lunga!
Info evento:
#EXHIBITION VESPA: L’ESTATE CORRE SUL MITO PIAGGIO
Museo Nicolis di Villafranca di Verona
Fino al 30 ottobre 2016
ph.: Emanuele Di Donna
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