Con il termine “Extrasistole ventricolare” si fa riferimento alle contrazioni anticipate dei ventricoli del cuore.
Questo ritmo anomalo viene causato da un impulso elettrico supplementare che ha origine al di fuori del normale battito del cuore e fa contrarre i ventricoli troppo presto. Le cause e i fattori scatenanti possono essere numerosi e includono l’età, un precedente infarto del miocardio e l’assunzione di alcuni farmaci.
Sono molte le persone che, pur soffrendo di questa patologia, non avvertono alcun sintomo e ne scoprono la presenza solo in seguito ad accertamenti per altre cause. Tuttavia, nei casi più gravi possono essere presenti alcuni sintomi comuni, come palpitazioni, vertigini e dolore al petto.
In presenza di uno o più segnali che possano far pensare alla presenza di extrasistole ventricolari, è importante chiedere consiglio al proprio medico curante o a uno specialista, così da potersi sottoporre il prima possibile a una visita di controllo. A tal proposito, entra sul sito del San Raffaele e prenota la tua prima visita con uno medico specialista.
Per ottenere una diagnosi di extrasistole ventricolare, il medico potrà ricorrere a ECG o test con monitor Holter. Il trattamento varierà in base ai risultati ottenuti.
Extrasistole atriali, giunzionali e ventricolari
Le extrasistole vengono definite in base al punto in cui hanno origine; a seconda dei casi, si potranno avere:
- extrasistole giunzionale: si hanno quando i battiti hanno origine nella giunzione atrioventricolare. In genere non sono pericolose;
- extrasistole ventricolare, ossia quelle delle quali ci occupiamo in questo articolo: hanno origine dai ventricoli e, in alcuni casi, possono essere più pericolose delle precedenti;
- extrasistole atriale: si originano dagli atri e possono essere associate a dei disturbi cardiaci sottostanti.
Tipologie di Extrasistole ventricolari
A loro volta, le extrasistole ventricolari si possono dividere in due gruppi:
- extrasistole ventricolare monomorfa: sono battiti prematuri dei ventricoli che si presentano sempre con la stessa forma;
- extrasistole ventricolare polimorfa: è una tipologia di extrasistole che si presenta con forme differenti.
Extrasistole ventricolari sintomi
I sintomi più comuni delle extrasistole localizzate nei ventricoli sono palpitazioni e dolore toracico; anche se alcune persone possono accusare anche affaticamento, confusione, vertigini, respiro corto, svenimento o sensazione di debolezza.
Si possono poi avere alcune gravi complicazioni, come tachicardia ventricolare o addirittura fibrillazione ventricolare, le quali, se non prese in tempo, possono essere molto pericolose.
Extrasistole ventricolari: sono pericolose?
Chi scopre di soffrire di questo disturbo, può domandarsi se le extrasistole ventricolari siano pericolose oppure no. Sebbene non sia una condizione medica grave, tanto da non dare, in alcuni casi, nessun tipo di sintomo, e possa essere gestita con modifiche dello stile di vita, è importante essere consapevoli del rischio di complicazioni più gravi, a cui abbiamo accennato sopra.
Per questo motivo, chi accusa uno o più sintomi riconducibili a questo disturbo dovrebbe rivolgersi al medico per ricevere una diagnosi e un trattamento adeguati.
Trattamento
L’obiettivo principale del trattamento è ridurre il numero di battiti prematuri e prevenire eventuali complicazioni gravi. Ciò può essere fatto, ad esempio, attraverso cambiamenti nello stile di vita ed esercizio fisico regolare.
Per ridurre il numero di extrasistoli il medico potrà prescrivere anche dei farmaci specifici, come i beta-bloccanti e gli antiaritmici. In alcuni casi, potrebbe essere necessario ricorrere a un pacemaker o un defibrillatore cardioverter impiantabile per correggere il ritmo del cuore e individuare immediatamente i problemi del battito cardiaco.
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