forno a microonde
Cucina

Il forno a microonde per una cucina green

Tra gli elettrodomestici che incidono maggiormente sulla bolletta c’è sicuramente il forno elettrico. Sia per questo motivo, sia per tanti altri, sempre più persone tendono ad utilizzare il forno a microonde.

Ma quali sono i consumi? Quali i pro e i contro?

I consumi

Un forno elettrico consuma mediamente 500 Watt ogni mezz’ora. La fase iniziale comporta però un consumo maggiore, circa il 30% in più. Per quanto riguarda i microonde, bisogna fare una distinzione tra quello che è dichiarato e quello che è l’effettivo consumo. Infatti, quando leggiamo la potenza del microonde ( es. 1000 Watt), dovremmo sapere che si riferisce alla potenza sprigionata dalle microonde (quella di cui noi realmente usufruiamo). Per produrre quella potenza, in realtà, il microonde sta consumando circa il 25-30% in più. Inoltre, se combiniamo questa funzione a quella grill o alla cottura ventilata, i consumi, ovviamente, aumentano. All’atto pratico, quindi, il forno a microonde sembrare consumare di più. Ma allora perché se ne tessono tanto le lodi? Cerchiamo di fare chiarezza.

Il funzionamento

A fare la differenza è il modo in cui il calore viene propagato nella camera cottura. Un tradizionale forno elettrico utilizza delle resistenze che riscaldano l’aria per convezione. Prima di poterlo utilizzare è, quindi, necessario scaldare il vano cottura. Quando si cuoce una pietanza con il microonde la situazione è ben diversa.

Impostando la potenza di un microonde viene attivato un magnetron che produce le microonde. Queste, diffondendosi per tutto il vano cottura, andranno a colpire la pietanza ed andranno ad eccitare le molecole di acqua contenute in essa. L’acqua contenuta nella pietanza andrà a scaldarsi, producendo un calore tale da cuocere la pietanza stessa. In poche parole è come se il cibo si cuocesse dall’interno.

vantaggi forno microonde

Perché conviene il microonde

Capito come funziona un forno a microonde è facile intuire perché si risparmia. Le microonde iniziano ad agire sin da subito, portando in pochi secondi la pietanza ad alte temperature.

Non bisogna quindi pre-riscaldarlo e i tempi di cottura sono davvero brevi.

Un esempio: per cuocere una torta bastano appena 10 minuti (contro i 20 che impiega un forno elettrico, escludendo il pre-riscaldamento)
In termini di consumi, per scaldare un arrosto:

  • con forno elettrico ci vogliono 20 minuti a 180° per un consumo di 266 Watt;
  • con forno a microonde ci vogliono 5 minuti a 750 Watt per un consumo di 83 Watt.

I moderni forni a microonde

L’utilizzo dei primi modelli di forno a microonde si limitava a scaldare, scongelare o cuocere zuppe. Le microonde, scaldando semplicemente l’acqua, non permettono la famosa reazione di Maillard, ovvero, la responsabile della gustosa crosticina che si crea sugli arrosti o sul pane.

Per ovviare a questo grosso limite, i microonde sono stati dotati di grill che, coadiuvato dalle microonde, ci permette di ottenere in men che non si dica un piatto cotto a puntino e ben dorato.
A questa funzione sono poi state aggiunte la cottura ventilata e tantissimi altri programmi che ci permettono di cuocere davvero di tutto, dall’arrosto alle lasagne, passando anche per i dolci. Alla base c’è sempre la velocità di cottura data dalle microonde che ci permettono di risparmiare tempo ed energia.

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