Marsida, giovane marketing & communication specialist che abita a Milano, ci racconta come è nata la sua passione per il ricamo su carta e come vive l’incontro tra interior design e handmade.
Potete trovare le sue opere su Etsy e seguire le sue pagine Facebook e Instagram, attraverso le quali condivide il suo estro creativo.
Raccontaci qualcosa di te: chi sei, da dove vieni, cosa fai…
Sono un’appassionata del mondo dell’advertising e del marketing ed è proprio per questo che sono arrivata a Milano. Dopo tanti anni di lavoro in questo ambito ho deciso di fare un Master in Comunicazione per le industrie creative: moda, design e gusto e, dopo averlo concluso, sto valutando le opportunità lavorative per trovare quella che possa soddisfare al meglio la mia ambizione professionale e anche il mio spirito creativo allo stesso tempo.
Ma a parte gli studi e il lavoro ho sempre sentito la necessità di creare in modo continuo delle opere fatte a mano, per soddisfare un mio bisogno personale di ricevere quel tipo di soddisfazione che viene dal processo in sé. Molti anni fa la mia attività numero uno era quella di creare accessori di moda per me e le mie amiche: collane, orecchini, borse, bracciali, accessori per i capelli (che adoro), insomma, un po’ di tutto.
Poi ho iniziato a ricamare a mano quasi tutti i vestiti che avevo a disposizione… mi sembravano così semplici, mentre io invece sentivo il bisogno di indossare t-shirt e giacche molto decorate, così finii per trovarmi quasi ogni sera con ago e filo in mano… cosa che succede ancora!
Ultimamente, anche per via del mio vivere a Milano, ho sviluppato una grande passione per gli oggetti dell’interior design e specialmente per il lavoro artigianale, che per fortuna sta ricevendo sempre più attenzione dal pubblico e dai media.
Con questa grande ispirazione mi sono trovata a creare dei quadri di filo a carta, che per me rappresentano dei fenomeni, momenti della vita, emozioni o percezioni: spesso vengono rappresentati da forme geometriche, attraverso le quali si relazionano all’interno del quadro.
In questo modo posso soddisfare sia il mio quasi bisogno di ricamare e creare delle opere “belle da guardare”, sia il bisogno che ognuno di noi ha di esprimersi, di raccontare le sue emozioni, percezioni, idee.
Quando hai iniziato?
Ricordo di avere sempre cercato di sperimentare con diversi materiali per creare opere che io stessa, da piccola, chiamavo delle “belle cose”. Con il ricamo su carta però, ho cominciato proprio quest’anno e per il momento non penso ad altro!
Da dove prendi l’ispirazione per le tue opere?
A volta capita di sentirmi quasi fortunata di trovarmi in un certo luogo, dove, magari per via dei colori o della luce di quel momento, gli oggetti ordinari come una porta blu di un palazzo grigio, un tram verde, delle colonne antiche nel bel mezzo della città, un vecchio ponte, una bicicletta rosa appoggiata su un muro giallo, un vaso di fiori in un mercatino domenicale, sembrano più belli e mi trasmettono delle emozioni forti, vere, che mi riempiono l’anima a tal punto che sento il bisogno di trasmetterle attraverso le mie creazioni.
Nella casa di quale tipo di persona ti piacerebbe vedere le tue creazioni?
Ah, bella domanda! Mi piacerebbe vederle nelle case o studio di gente come me, comune e con la voglia di godere dell’esistenza delle cose belle e semplici. I mie pezzi costano anche pochissimo perché penso che i pezzi unici, fatti a mano debbano essere raggiungibili e accessibili da tutti, altrimenti non avrebbe senso crearli.
Come descriveresti il tuo approccio al mondo dell’interior design? E al mondo dell’handmade?
Durante il programma del Master ho potuto sviluppare ancora di più il mio interesse verso l’interior design, approfondendo i temi relativi a stili, linee, colori e forme usati specialmente da designer italiani nel corso del tempo e studiando come la cultura dell’interior design rispecchi la propria vita sociale, l’appartenenza a certo gruppo, lo stile di vivere e l’approccio verso il mondo che ci circonda.
Personalmente sono molto affascinata dagli stili Liberty e Victorian, ma non credo li sceglierei per il mio salotto! Mi piacerebbe però avere un richiamo a questi attraverso alcuni oggetti, come uno chandelier, uno specchio, una cornice o un piccolo comodino.
Ultimamente seguo tantissimo i designer scandinavi e sto sviluppando una certa capacità nell’apprezzare la loro semplicità nelle forme e nei colori, la voglia di creare e vivere in un grande spazio e di trovare la bellezza negli oggetti naturali, come una vecchia bottiglietta trasparente di latte, fiori secchi, sassi della spiaggia oppure un ramo.
La mia casa ideale sarebbe un mix tra questi due approcci molto differenti e avrebbe di sicuro tanti, tanti oggetti comprati nei mercatini vintage. Se c’è una cosa che mi rende proprio felice è fare shopping lì!
C’è stata una figura, un personaggio o un’icona che ti ha ispirato particolarmente?
Durante gli ultimi anni ho seguito artisti di diverse nazionalità, che magari non hanno ancora ricevuto una fama mondiale ma che sono riusciti a stupirmi e meravigliarmi. Penso che ciascuno di loro mi abbia dato un po’ del suo e mi abbia ispirato a prendere ago e filo e a mettermi a creare.
Evelin Kasikov è un’artista che ha trovato, come me, attrazione nell’usare il filo su carta come un metodo per creare poster, sculture oppure istallazioni, invece di usare dei software in un computer, preferendo però il cross stitch.
Rachel Parker invece, usa lo stitching per creare dei quadri un po’ astratti che poi traduce in design per tessuti che vengono utilizzati per divani, poltrone e tende.
Sono diventata fan di Faig Ahmed da pochissimo e adoro il suo modo di usare la tessitura di tappeti tradizionali dell’Azerbaijan come un mezzo del proprio espressionismo artistico.
Quali pensi siano i punti di forza delle tue creazioni?
Le mie creazioni sono semplici ma anche inaspettate, perché vengono realizzate utilizzando due elementi di base: la carta, che è un po “testarda” perché è comunque molto rigida (220gr – 300gr), e il filo, che è “sensibile” perché molto flessibile (filo DMC da ricamo). Una combinazione insolita che mi attrae proprio per questa ragione.
Il design è sempre originale perché viene creato da me stessa, è molto semplice, creato frequentemente da forme geometriche che sono sempre in grado di trasmettere la sensazione di una situazione in equilibrio. Per me queste forme vivono insieme in un status-quo armonico che è sempre piacevole per l’occhio che è abituato ad affrontare l’equilibrio nella natura, nelle nostre case, nel nostro stesso corpo.
Per di più, siccome sono sempre fatti a mano, questi pezzi rimangono unici; nemmeno io riesco a creare lo stesso design in due pezzi diversi esattamente nello stesso modo. E non dimentichiamoci del prezzo molto, ma molto più conveniente di quello di un poster prodotto in modo digitale in centinai di copie.
C’è qualche “regola d’artista” che ti sei imposta o segui solo l’ispirazione?
A me piace molto essere organizzata e sapere sempre quello che c’è da fare, per assicurarmi di non rischiare di essere in ritardo con una consegna. Se ho ricevuto una richiesta per un pezzo mi metto lì a crearlo subito. Altrimenti lavoro solo guidata dalla mia ispirazione.
Ci sono dei giorni nei quali mi piace disegnare tutti i design ai quali ho pensato e cerco di sperimentare provando diversi approcci dal punto di vista delle forme o dei colori. Ci sono altri giorni invece in cui ho voglia di creare di continuo senza essere interrotta da altre attività.
Di solito in quale luogo lavori per realizzare le tue creazioni?
Io lo chiamo “Studio Number 3” e si tratta di uno spazio (molto incasinato) del mio appartamento!
Normalmente quanto tempo impieghi per portare a termine un’opera?
Quelle che ho pubblicato finora mi hanno portato via 1-2 ore, senza contare il lavoro extra prima di impacchettare (tagliare, incollare, ecc)!
C’è qualche tipo di progetto al quale ti piacerebbe prendere parte?
Si. Vorrei tanto far parte di qualche progetto di gruppo tra giovani artigiani che tramite diverse tipologie di produzione riescono a portare avanti e creare oggetti basati sulla stessa idea/filosofia. Penso che sarebbe molto interessante vedere diverse tattiche e prospettive dello stesso oggetto.
Mi piacerebbe moltissimo anche offrire il mio lavoro creativo per un progetto di beneficenza sia contribuendo fisicamente che offrendo i mie pezzi per questo scopo.
Mimma Rapicano
3 Maggio 2015 at 18:46Complimenti a Marsida, bei lavori e bell’approccio alla creatività. La seguirò.
Mimma