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Ora solare: Nativo svela 5 trucchi per sfruttare al meglio la luce naturale

Finestre a perdita d’occhio, ma anche lampade e lampadari purché siano posizionati nel luogo adatto, pareti dai colori chiari e disposizione degli arredi studiata: sono solo alcuni degli aspetti fondamentali identificati dal team di esperti di Nativo, per illuminare gli spazi sfruttando al meglio la luce naturale in ottica anche di risparmio energetico.

È prevista per la notte tra il 28 e il 29 ottobre l’entrata in vigore dell’ora solare, momento in cui le lancette dell’orologio verranno spostate indietro di un’ora, facendo cosí guadagnare un’ora in più di sonno, ma riducendo la quantità di luce serale. Gli interior designer dello studio Reveria ai quali si affida Nativo, società di gestione di affitti temporanei di immobili di lusso fondata da Sara Lini e Adriano Frigoli, hanno identificato alcuni accorgimenti e regole fondamentali per illuminare al meglio gli ambienti abitativi, sfruttando a pieno la luce solare e limitando gli sprechi energetici, partendo proprio da un’analisi della luce naturale. La luce solare, infatti, rispetto all’illuminazione artificiale che si diffonde sempre con la stessa intensità, cambia il base allo spostamento del sole durante le ore del giorno.

Come fare, quindi, ad avere un’illuminazione ottimale e il più possibile naturale degli ambienti, senza però eccedere con il consumo energetico? Ecco 5 consigli identificati dallo studio Reveria, accompagnati da alcune abitazioni gestite da Nativo in cui la luce è protagonista.

1) L’esposizione conta

Il primo passo per progettare al meglio un’abitazione è riuscire a sfruttare al massimo la luce naturale a disposizione analizzando quante finestre sono presenti negli ambienti, da dove proviene la luce e come questa varia durante la giornata, in modo da illuminare gli spazi per il maggior tempo possibile con la sola luce solare e limitando l’utilizzo di luce artificialespiega Laura Sari dello studio Reveria.

The Platonic ne è il perfetto esempio: grazie all’esposizione su quasi tutti i lati, la luce inonda gli ambienti creando un’atmosfera estremamente luminosa, eterea, evitando così l’utilizzo di lampade durante le ore diurne. Come agire nel caso in cui la luce naturale fosse scarsa e non fosse possibile realizzare nuove aperture, come nel caso degli edifici storici? In The Alluring si è lavorato direttamente sulla disposizione degli interni e dell’arredamento, anche in base alla posizione e – molto importante – all’esposizione delle finestre, partendo dal posizionamento dei pezzi più importanti e funzionali come scrivanie e tavoli direttamente alla luce delle finestre esposte a sud ed inserendo poi giochi di specchi e vetro che sono in grado di riflettere la luce e dare un senso di maggior ampiezza agli spazi.

The Alluring

2) Il colore conta

Il colore conta: un elemento molto importante da tenere in considerazione. È infatti consigliato utilizzare colori chiari in caso di scarsità di luce perché riflettenti, come nel caso di The Vague, in cui le pareti e l’arredamento si fondono agli eleganti dettagli d’epoca, creando un ambiente luminoso e armonioso. In The Brutalist, invece, i colori scuri predominano: cemento grezzo a vista, beton brut, pareti rivestite da spessi mattoni industriali, il tavolo nero Tulip di Erno Saariner, la sedia nera prototipo di Philippe Starck per il Café Cotes di Parigi e la poltrona Le Corbusier per Cassina – lc2. Il risultato è un’atmosfera neo-brutalista, ma comunque molto luminosa grazie alle grandi vetrate. I toni scuri che si trovano in The Dandy, sono invece utilizzati per mettere in risalto alcuni complementi d’arredo e pezzi di design come la libreria Gallotti e Radice, la sedia in cucina Chair_One, disegnata da Konstantin Grcic per Magis, rendendo l’appartamento un gioiello tanto affascinante quanto raro.

The Vague

The Brutalist

The Dandy

Vedo non vedo

Un’altra accortezza a cui dedicare attenzione è la scelta del tendaggio, prediligendo tessuti leggeri e non coprenti in modo da impedire la vista interna, ma sempre consentendo il passaggio della luce naturale” racconta Diego Paccagnella dello studio Reveria. In appartamenti come The Indulgent e The Essentialist, infatti, le grandi vetrate e finestre sono sapientemente incorniciate da tende poco oscuranti che nascondono, senza però bloccare l’ingresso della luce, che così scalda e irraggia gli ambienti esaltandone l’eleganza. Nel caso in cui gli ambienti richiedano anche l’oscuramento totale, il consiglio è quello di installare delle doppie tende – uno strato leggero ed uno strato coprente – che permettano la regolazione modulare della luce.

The Indulgent

The Essentialist

Occhio alla tonalità e posizione

Un ambiente domestico ha diverse necessità di illuminazione e per questo, bisogna ricorrere all’utilizzo di lampade o lampadari ricorda Laura Sari dello studio Reveria.

Le sorgenti luminose come lampade da tavolo o da terra, oltre all’obiettivo di essere funzionali a una determinata attività, servono per dare forma agli oggetti e rendere l’ambiente gradevole e rilassante, come il lampadario in vetro di Murano di The Elusive. Infine, per evitare di essere abbagliati dalla vista diretta della fonte luminosa, le lampade devono essere collocate più in basso rispetto alla linea degli occhi perchè, un ambiente male illuminato, oltre a non essere funzionale, infastidisce. Altro elemento da non sottovalutare è la scelta della tonalità delle lampadine, da preferire sempre l’utilizzo di luce bianca calda che dona all’ambiente un aspetto naturale e rilassante. La possibilità di creare diversi scenari di luce poi, attraverso l’installazione di diversi punti luce come faretti, lampade da tavolo dalla luce soffusa, lampade da soffitto, creano un ambiente sofisticato e in grado di rispondere alla diverse necessità di luce che la vita domestica richiede.

The Elusive

A ognuno la sua luce

In base alla funzione della stanza cambiano le regole di illuminazione, per esempio, in cucina è necessario avere una fonte di luce puntuale sul piano di lavoro per evitare di creare dei coni d’ombra. Nel salotto, invece, si possono variare le diverse tipologie di lampade inserendo piantane, lampade da tavolo o sospensioni che permettono di creare diverse atmosfere in base alle proprie preferenze come in The Classic dove nella zona living il lampadario Nabila di Tooy si inserisce insieme alle appliques IC di Flos, al Tripod di Kundalini e alle applique Nabila di Tooy.

The Classic

Nelle camere da letto non è consigliabile utilizzare il classico lampadario da soffitto per via della luce troppo potente, ma è preferibile il posizionamento di lampade da comodino che, grazie ai loro materiali e design particolari come vetro, metallo o legno, oltre a scaldare l’ambiente con una luce calda e soffusa, interpretano anche la funzione di un vero e proprio elemento di arredo, come la coppia di abat jour Arenzano per Azucena della camera master di The Modernist. Inoltre, collocare una lampada da tavolo sopra a uno scrittoio o una cassettiera, oppure posizionare anche una piantana dimmerata nell’angolo opposto al letto, sono elementi che riempiono, arredano e riscaldano ulteriormente la stanza.

The Modernist

Mettendo in atto questi consigli e ricordandosi che ogni stanza della casa ha esigenze differenti, è possibile sfruttare al meglio la luce naturale che pervade ogni abitazione, anche durante il periodo in cui questa subisce una riduzione a causa dell’arrivo dell’ora solare.

Foto top articolo: The Platonic

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