Molte case di montagna di oggi sono costruzioni antiche, dai tratti molto essenziali e rustici e la più attuale tendenza nella ristrutturazione delle case di montagna punta a preservare il più possibile proprio questi aspetti caratteristici, oltre all’armonia architettonica tra interni ed esterni, intesi come ambientazione nella quale la casa è contestualizzata.
È chiaro che uno dei fattori che devono essere valutati quando si ristruttura una casa in montagna è quello del riscaldamento, che potrebbe essere risolto:
- Rivestendo le pareti con delle perline (o listoni) in legno, che trattengono il calore, e il sottotetto con uno strato di pannelli di lana;
- Verificando lo stato degli infissi, e prevedendo laddove necessario la sostituzione con prodotti a chiusura perfettamente ermetica dalle ottime capacità termo-isolanti;
- Contemplando nel budget per il rinnovamento dell’abitazione montana la realizzazione di un adeguato impianto di riscaldamento: un termo-camino che, a fronte di una spesa contenuta, è performante e duraturo, oppure un impianto di riscaldamento a pavimento che, nel caso in cui si sia già appurata la necessità che l’intervento ristrutturativo comporti anche lavori alle pavimentazioni, rappresenta una delle soluzioni auspicabili (il calore tende a risalire, per cui questo tipo di impiantistica si caratterizza per la quasi totale assenza di sbalzi termici e zone fredde).
Nell’ottica della salvaguardia ogni lavoro di ristrutturazione a carico di baite e appartamenti di montagna dovrebbe prevedere un uso quasi esclusivo di legno e pietra, materie locali che danno continuità con il contesto, contenendo (ma non azzerando del tutto) altri materiali come il metallo, il cemento o le resine, che possono conferire un tocco più contemporaneo, ma che a nostro parere non dovrebbero prevalere.
Come ci immaginiamo l’arredo nel caso in cui dovessimo rinnovare un rifugio di montagna?
Un classico tavolaccio in legno con panche, cassapanche, armadi massicci ma di altezza contenuta, vecchia utensileria recuperata (magari anche dai robivecchi) come grosse chiavi arrugginite, viti e ferri da maniscalchi, campanelle in bronzo, antichi ganci da pozzo, e al posto dei complementi ancora oggetti recuperati, come boccali vintage a mò di vaso da fiori, un vissuto bidone per il latte a fare le veci di un porta-ombrelli. Tutto intervallato da morbidi tessuti e imbottiti che rendono l’atmosfera più confortevole.
Spesso, le case di montagna, come quelle al mare sono di piccole dimensioni, per cui è necessario industriarsi con letti a castello e soluzioni su misura che permettono di sfruttare al meglio lo spazio e ottenere grandi comodità, come i cassetti ricavati tra un letto e l’altro, oppure sottoscala adoperati per riporre scarponi, tute e sci, e capienti guardaroba all’ingresso.
Se proprio gli spazi non sono esigui si potrebbe pensare a concedersi qualche lusso, come una spa domestica, pure perché realizzare un bagno turco non è un progetto così improponibile ed è sufficiente lo spazio di una normale doccia, e anche per la sauna sono disponibili kit pronti da installare.
Una casa in montagna è soprattutto un luogo in cui rifugiarsi e godere del contatto con la natura, per cui in un intervento di ristrutturazione di una baita bisogna prestare la giusta attenzione pure a terrazzi (per conoscere i prezzi per un rifacimento di un terrazzo vi rimando a questa risorsa), balconi ed eventuali giardini, prevedendo divanetti in legno e morbidi cuscini, tavolini dove poggiare una buona cioccolata calda e magari una sdraio per abbronzarsi un po’ oppure un’altalena per la gioia dei più piccini.
Se per gli arredi di casa potrete tranquillamente procedere da soli, per quanto riguarda interventi strutturali di ristrutturazioni, come coibentaggi e impermeabilizzazioni, oppure opere di smantellamento e posa in opera di pavimenti o di ventilazione dei tetti, il consiglio è di rivolgersi ad aziende edili specializzate in questa tipologia di lavori.
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