Nei condomini dove ci sono impianti di riscaldamento centralizzati è ancora piuttosto comune trovare scaldabagno a gas deputati alla produzione di acqua calda sanitaria: se il riscaldamento è centralizzato, infatti, viene a mancare una caldaia che assicuri in qualsiasi momento acqua calda in bagno, in cucina, dagli altri rubinetti presenti nell’appartamento.
Pur essendo sempre una soluzione comoda e in qualche caso l’unica praticabile, uno scaldabagno a gas ha però consumi non indifferenti che tendono a moltiplicarsi quando in casa ci sono più inquilini e nei mesi invernali: quando più persone utilizzano acqua calda per l’igiene personale o quando le temperature scendono e si usa acqua più calda sia per la doccia e sia per lavare piatti o panni, infatti, lo scaldabagno a gas lavora di più e così facendo consuma anche di più. La buona notizia, se si è spaventati al solo pensiero delle bollette salate che potrebbero arrivare a fine mese, è che semplici accorgimenti permettono di risparmiare con lo scaldabagno a gas.
Tre consigli per risparmiare sui consumi di uno scaldabagno a gas
Il primo consiglio, se il proprio scaldabagno è ormai vecchio e non funziona più bene, è di sostituirlo con uno più moderno e di migliore classe energetica: sul sito di Tecnomat non c’è che l’imbarazzo della scelta quanto a marchi, modelli, tipologie e non sarà difficile per questo trovare ciò che soddisfa di più le proprie esigenze. In via del tutto generale può essere utile tenere in mente che uno scaldabagno a gas istantaneo consuma di meno di uno scaldabagno con accumulo perché – semplificando molto – non deve mantenere sempre alla giusta temperatura l’acqua già presente nel serbatoio ma entra in funzione solo quando vengono aperti i rubinetti.
Se il proprio scaldabagno a gas è stato installato da poco e funziona ancora alla perfezione, il modo più semplice per assicurarsi bassi consumi è occuparsi della sua corretta manutenzione. Pulirlo regolarmente riduce infatti la formazione di calcare che, quando è presente, rallenta sia il flusso e sia soprattutto il riscaldamento dell’acqua facendo lievitare i consumi. Se nella propria zona l’acqua è molto dura si possono far installare dei filtri anticalcare (con dosatore, magnetici, eccetera), ricordandosi di sostituirli periodicamente: lo si può fare anche da soli avendo un po’ di manualità. Rivolgersi a un tecnico è raccomandato invece per accertarsi che non ci siano perdite, ci sia il giusto afflusso di gas agli ugelli dello scaldabagno, gli ultimi non siano ostruiti da polvere o detriti, l’emissione dei fumi sia corretta: tutte condizioni da cui dipendono i consumi dello scaldabagno a gas dal momento che, se non si trova nelle condizioni ottimali, dovrà fare più lavoro e quindi sciupare di più per ottenere lo stesso risultato.
L’ultimo accorgimento utile per evitare consumi eccessivi con lo scaldabagno a gas è regolarne la temperatura. Anche quando le temperature esterne cominciano a scendere non c’è affatto bisogno, infatti, che termostato o manopole dello scaldabagno a gas segnino temperature di 60 o 70 gradi, come pure spesso avviene anche in città: una temperatura tra i 45 e i 55 gradi è più che sufficiente per avere acqua calda in tutta la casa con consumi in bolletta in questo modo più che dimezzati.
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