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Quando sostituire il condizionatore (o il climatizzatore): i fattori da valutare

Condizionatori climatizzatori rappresentano due delle soluzioni più utilizzate per il controllo della temperatura e dell’umidità all’interno dei vari ambienti domestici, al fine di ottimizzare il benessere abitativo. Si tratta di apparati leggermente diversi, in quanto in grado di implementare funzionalità differenti; di base, però, servono a refrigerare o riscaldare gli ambienti, nonché di modificare le condizioni termoigrometriche di una singola stanza o dell’intera casa.

Con il passare del tempo, e soprattutto in presenza di un utilizzo costante ed ‘intensivo’, gli apparati di climatizzazione e condizionamento possono andare incontro a problemi di natura tecnica; guasti e malfunzionamenti incidono negativamente sulle ‘prestazioni’ dell’intero sistema e, di conseguenza, oltre ad una regolare manutenzione è bene valutare, in determinate circostanze, l’opportunità di sostituire un vecchio condizionatore con un modello di più moderna generazione. A tal proposito, sono diversi i ‘segnali’ ai quali prestare attenzione: vediamo quali sono e come scegliere un nuovo condizionatore (o climatizzatore) da installare al posto di un modello obsoleto o malfunzionante.

Guasti e malfunzionamenti frequenti

Il principale ‘campanello’ d’allarme è dato dalla crescente frequenza con il quale l’apparato palesa problemi di funzionamento. In particolare, incidenti quali cali di potenza, riduzione o interruzione del flusso d’aria, blocchi tecnici o meccanici sono sintomatici di un apparato giunto probabilmente alla fine del proprio periodo di vita (massimo 8 – 10 anni). Lo stesso dicasi se periodicamente si rendono necessari interventi di riparazione o ripristino da parte di un tecnico specializzato; anche in tal caso, è probabile che la macchina non sia più in grado di garantire le stesse prestazioni di un modello nuovo e, di conseguenza, è bene sostituirla.

Perdite di acqua

I condizionatori, così come i climatizzatori, sono dotati di un tubo di scarico per smaltire l’umidità in eccesso (i residui si formano principalmente a causa della differenza di temperatura tra ambiente interno ed esterno). Quando l’apparato non è in grado di convogliare correttamente l’umidità, c’è il rischio che il sistema presenti delle perdite di acqua; queste, a loro volta, alterano le condizioni igrometriche all’interno della stanza in cui è installata la macchina difettosa. Non di rado, le perdite si infiltrano nelle pareti, favorendo lo sviluppo di aloni, macchie e muffe dannose per la salubrità dell’aria.

Come scegliere un nuovo condizionatore

Una volta constatata l’esigenza di sostituire il condizionatore o il climatizzatore in casa, è bene scegliere con cura il nuovo apparato da installare. Allo scopo, è possibile consultare e-commerce specializzati come Emmebistore per trovare condizionatori e climatizzatori in offerta a prezzi vantaggiosi o con un elevato rapporto tra qualità e prezzo.

L’aspetto economico, però, non è il solo parametro da prendere in considerazione quando si tratta di scegliere il nuovo macchinario da acquistare. Per ottimizzare prestazioni e consumi, infatti, è necessario che il condizionatore o il climatizzatore – a seconda delle necessità – abbia anzitutto una potenza commisurata alla metratura dell’ambiente in cui verrà installato.

In tal senso, bisogna tener conto delle prestazioni del macchinario in termini di BTU (British Thermal Units), un’unità di misura pari all’energia necessaria per riscaldare un chilo di acqua ad 1° Fahrenheit. Da questo punto di vista, il condizionatore ideale non deve essere né sottodimensionato né sovradimensionato; in linea di massima, infatti, ad una certa metratura corrisponde una data soglia di potenza espressa in BTU per cui, ad esempio, in una stanza da 10 metri quadri basta un apparato da 5000 BTU mentre per un ambiente da 30 m quadri ne occorrono 8000.

In fase di scelta, però, vanno fatte anche valutazioni strettamente tecniche (per le quali conviene affidarsi ad un installatore professionale). In particolare, va valutata la compatibilità tra l’impianto esistente e il nuovo macchinario; se necessario, infatti, vanno approntati alcuni interventi di adeguamento come la sostituzione delle tubature.

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