Artemide Tolomeo Tavolo
Design

Il design italiano: un viaggio attraverso la storia dell’eccellenza del Made in Italy

Il design Made in Italy si sviluppa sostanzialmente fra le due grandi guerre, mettendosi in mostra in spazi ben definiti come la Biennale di Monza nel 1930 e la Triennale di Milano nel 1933.

Quello d’inizio secolo in Italia è un design tipicamente industriale, che si esprime con la progettazione di un elettrotreno, e dei primi elicotteri, per poi legarsi inscindibilmente allo sviluppo dei consumi e alla progettazione architettonica, sino ad arrivare ai brand e designer più attuali. Guarda su FeelDesign e scopri una carrellata di proposte di grande respiro, che ci permettono di intuire le straordinarie potenzialità del design italiano.

Il design italiano fra correnti e figure chiave

Con la fine dei due conflitti, e la produzione di articoli di arredamento realizzati in serie, il design conosce nel nostro paese una fase di sviluppo estremamente interessante. Nei primi anni ’50 cresce l’impegno di artigiani e designer industriali, che lavorano a nuovi oggetti coniugando funzioni e forme, pesi e volumi, concetti base del ‘good design’, corrente tipica di quel tempo.

Il 1960 apre a un intreccio di nuove correnti, che liberano i designer dalla schiavitù di vincoli prestabiliti e da barriere di classe. Il design cresce grazie al lavoro di figure chiave, che hanno contribuito a plasmare l’estetica della progettualità italiana. Negli anni il design made in Italy si è sviluppato fra correnti e movimenti architettonici e artistici, che hanno tracciato un segno indelebile in tema di estetica e crescita socio-culturale, forgiando un’espressione artistica senza eguali, riconosciuta ed apprezzata in tutto il mondo.

Grazie ai grandi maestri del design italiano, il marchio del made in Italy è sicuramente quello più imitato al mondo, un segno distintivo di tradizione e cultura.

Gio Ponti, promotore dell’industrial design italiano

Firma di pregio dell’architettura Gio Ponti, nato alla fine del 1800, si è dedicato ampiamente alla produzione nel settore dell’arredo. A testimonianza delle opere di pregio realizzate dall’artista, resta l’arredamento delle sue tre abitazioni milanesi, soprattutto quella messa a punto nel 1957, in via Dezza, autentico “manifesto” del design domestico del maestro.

Figura di spicco dell’industrial design italiano, Ponti si impegnò nella produzione in serie dell’arredamento d’interni, promuovendo soluzioni economiche ma al contempo sofisticate, per progetti moderni e assolutamente alla portata.

Estremamente interessante il progetto realizzato da Molteni  & C., impegnatasi a rieditare gli arredi disegnati fra gli anni ’30 e ’70 dal maestro del design italiano.

Il razionalismo di Achille Castiglioni e Vico Magistretti e il primo diritto d’autore assegnato a un oggetto di design

Con Arco, la lampada progettata nel 1962 per Flos da Achille Castiglioni, esponente di spicco del ‘razionalismo’, prende forma il primo oggetto di disegno industriale a cui viene riconosciuta la tutela del diritto d’autore, allo stesso livello di un’opera d’arte. Arco è segno della massima libertà di espressione del movimento, gioca su luce ed ombre, coniuga i materiali ed è votata alla sospensione.

Grazie all’occhio attento e curioso di Vico Magistretti, classe 1920, il design volge lo sguardo alla reinterpretazione degli oggetti d’uso quotidiano. Realizzati per la prima volta da un architetto, che con semplicità e stile dà vita a forme essenziali ma sinuose, gli oggetti si trasformano in soluzioni di design, coniugando la funzionalità e la resistenza dei diversi materiali. E’ opera di Magistretti la progettazione della lampada da tavolo Eclisse, simbolo del sistema Sole – Terra – Luna, prodotta da Artemide, e di tutta un’altra serie di oggetti disegnati per Cassina, De Padova, Flou, Fritz Hansen, Kartell e Schiffini.

Ettore Sottsass, e la nascita della corrente Memphis che si contrappone al design razionalista

Sono i colori accesi e le forme fuori dal comune, unite all’uso uso di materiali economici, a spingere il successo di Memphis, la corrente di design fondata da Ettore Sottsass, architetto e designer classe 1917, che la volle per contrastare i punti fermi del design razionalista.

Impegnatosi nella progettazione di gioielli, arredi, illuminazione e tanto altro ancora, Sottsass realizzò progetti per Knoll, Alessi, Esprit, Fiorucci, Olivetti, Brondi, Poltronova. Fra le proposte di maggior successo troviamo il sofà Califfo, la cassettiera Cubirolo, e la serie dei Mobili Grigi realizzati per Poltronova.

Il postmodernismo di Alessandro Mendini

Figura di spicco del postmodernismo, e di un nuovo approccio quale il ‘re-design’, Alessandro Mendini ha saputo dare al design una nuova prospettiva, partendo dagli oggetti d’uso quotidiano.

Attivista del movimento radicale italiano anti-design, Mendini, che ci ha lasciato nel 2019, ha realizzato progetti per brand quali Kartell, Alessi, Swatch. Sua è la poltrona Proust, diventata un iconico emblema del kitsch e del re-design.

Foto top articolo: Tolomeo by Artemide

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