Nei primi anni di vita è molto importante per un bambino sperimentare con il colore, un vero e proprio linguaggio che utilizzano da subito ma che poi spesso dimenticano con il tempo.
Il colore è un elemento trasversale che possono usare in qualsiasi contesto, li aiuta nell’esplorazione motoria, a esprimere la loro creatività, a trovare la concentrazione e l’orientamento.
Per questo motivo si studiano varie proposte di color design per la progettazione cromatica degli spazi destinati ai più piccoli, come asili, scuole materne e scuole elementari, al fine di migliorare l’esperienza globale di tutti gli individui presenti all’interno di quegli ambienti.
Lo strumento giusto per progettare il colore
È molto importante creare per i bambini, attraverso il colore, percorsi che caratterizzano gli ambienti e facilitano l’adattamento, schemi semplici per lasciare spazio ai veri protagonisti. La progettazione cromatica sarà allora diversa in base alla destinazione d’uso.
Lechler, azienda attiva nel settore delle vernici da più di un secolo e mezzo, ha creato lo strumento Color Trainer a supporto di chi vuole progettare o ripensare i propri ambienti con colori adeguati e prodotti vernicianti top di gamma. Color Trainer è un sito web che offre la possibilità di caricare le foto reali delle stanze per capire quali siano gli abbinamenti più corretti per ogni specifico contesto.
Come colorare le camerette dei bambini
Dal gioco allo studio, il colore cresce insieme al bambino educandolo a leggere e interpretare lo spazio. Nella guida Color Trainer Young di Chrèon (marchio Lechler), è la Color Designer Francesca Valan a spiegare non solo come scegliere i colori, ma anche a delimitare parti di stanze a loro dedicate.
La fretta fa pensare al colore prima ancora di stabilire lo schema cromatico. Dovrà essere uno schema semplice se la cameretta è molto ricca di arredi o poco luminosa, con un unico colore su tutte le pareti e il soffitto.
Diverso il ragionamento se la stanza è molto luminosa. La scelta dei colori sarà una conseguenza dello schema cromatico scelto tenendo conto del contesto.
È importante dimensionare gli spazi all’altezza dell’orizzonte visivo dei piccoli, con la linea d’orizzonte posta alla loro altezza, perché si sentano a loro agio è non ‘schiacciati’ davanti ad una parete intera tutta colorata.
L’orizzonte dev’essere all’altezza del lettino nel caso dei bambini più piccoli, sarà invece all’altezza della porta nel caso dei ragazzini.
I bambini vanno coinvolti nella scelta del colore della loro stanza, i loro gusti non vanno sottovalutati.
La guida Color Trainer Young aiuta proprio a identificare le peculiarità degli ambienti e fare le scelte più opportune anche nella suddivisione e caratterizzazione delle stanze. Non è solo una questione estetica, ma di cura e attenzione al benessere delle piccole persone che in questa stanza devono poter riposare al meglio.
Ad ogni luogo il suo colore
E fuori casa? Ogni ambiente deve seguire delle regole specifiche in base all’attività che è destinato ad ospitare e alla fascia d’età dei bambini.
- All’asilo nido è preferibile utilizzare colori vivaci e forti contrasti, soprattutto all’ingresso, per facilitare il distacco con i genitori. Colori neutri, invece, sono più indicati nelle aule per non confondere le pareti con i giochi e gli arredi.
- Nella zona riservata al sonno i soffitti scuri conciliano il riposo e la tranquillità, mentre nei bagni i colori ad alta saturazione facilitano l’orientamento e l’interpretazione dello spazio dei più piccoli.
- Nel dipingere le pareti, bisogna tenere conto della linea dell’orizzonte.
- Nella scuola materna, a differenza dell’asilo nido, meglio utilizzare colori poco saturi che fanno da sfondo per attività ludico-didattiche. La linea dell’orizzonte deve sempre adattarsi agli elementi architettonici e allo spazio disponibile.
- Lo schema cromatico ideale per la scuola elementare prevede l’introduzione di colori neutri, poco saturi e a bassi contrasti per favorire la concentrazione e lo studio, riducendo l’affaticamento visivo.
Questi criteri sono raccolti in una guida dedicata interamente a questo argomento. Dalla collaborazione tra Chrèon e Francesca Valan è nata la pubblicazione Color Trainer Young SCUOLE, uno studio di 73 proposte cromatiche specifiche per decorare gli ambienti scolastici. Questi sono alcuni dei punti di chiave di questa guida.
Ecco la pittura che fa bene
Attraverso l’utilizzo consapevole secondo i principi di Color Design, si può perseguire la costante ricerca armonica degli ambienti con una conseguente esplorazione dei sensi, che influisce anche sul benessere emotivo globale degli individui.
Da questo concetto nasce la linea di prodotti Comfort Line di Chrèon. Si tratta di una particolare vernice in grado di aggiungere una componente esperienziale piacevole al tatto, agli occhi e alla mente. La sensazione che si prova in un ambiente appena tinteggiato con un vernice Comfort Line richiama quella che si vive all’aria aperta, in mezzo alla natura.
Tutto si basa su un nuovo connotato della pittura, il comfort, un qualcosa di inedito nel mondo delle vernici, aggiunto grazie a un ‘tono edonico’ migliorativo che dona un senso di fresco e pulito. È grazie a queste qualità che con Comfort Line è possibile tinteggiare le pareti interne anche d’inverno.
Non serve infatti aprire le finestre per arieggiare perché i cattivi odori, tipici delle altre vernici, sono praticamente annullati dalla particolare composizione chimica del prodotto che si è meritata un ‘A+’, la più alta valutazione nella normativa francese ‘Indoor Air Quality’.
Comfort Line è quindi molto di più di una buona vernice, è un vero strumento di benessere.
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