I controsoffitti in cartongesso rappresentano un’idea di design per arricchire gli ambienti moderni. Ad esempio, nascondendo i corpi luminosi si possono ottenere giochi di luce di grande effetto. Inoltre, in caso di ristrutturazione di case vecchie con i soffitti rovinati dal tempo oppure molto alti, si può risolvere nascondendo tutto con il cartongesso.
Con il cartongesso, è possibile realizzare diversi tipi di controsoffitti, in modo da ottenere una soluzione creativa per arredare gli ambienti della propria casa. Infatti, si può giocare con le forme geometriche, con i livelli, dettagli unici e personalizzati al 100%.
Non va, però, sottovalutato l’aspetto utile del cartongesso: i controsoffitti possono rivelarsi pratici per dividere gli ambienti oppure ridurre l’altezza. O, ancora, possono essere realizzati comprendendo al loro interno dei materassini in fibra in modo da ottenere isolamento termico ed acustico. I pannelli in cartongesso di ultima generazione sono addirittura ignifughi, nonché idrorepellenti. Ciò rende la struttura in cartongesso resistente e sicura.
Come si crea un controsoffitto in cartongesso?
Installare un controsoffitto in cartongesso non richiede operazioni di installazione particolarmente lunghe e difficili da effettuare. Rispetto alle strutture in muratura, i tempi della realizzazione di controsoffitti in cartongesso sono notevolmente ridotti. Inoltre, se si ha praticità con i lavori manuali, è anche possibile realizzare autonomamente l’installazione del controsoffitto in cartongesso, risparmiando l’intervento di un esperto.
Il primo passo, ovviamente, è quello di acquistare i fogli di cartongesso in un negozio specializzato, dello spessore e della lunghezza adatti a ciò che si intende realizzare. Successivamente bisogna preparare la parte dove verrà inserito il cartongesso, pulendo la superficie e rimuovendo viti e quant’altro. Eventuali crepe vanno sistemate con della schiuma poliuretanica.
Prima di creare la struttura del cartongesso, però, vanno rimosse tutte le parti di intonaco del soffitto che stanno cadendo. A questo punto si possono incastrare le travi metalliche che rendano solida la struttura, saldando con le viti in più punti. Il cartongesso è un materiale molto duttile, proprio per questo si può scegliere di realizzare un controsoffitto con diverse forme. Molto di moda sono i controsoffitti ondulati. Per ottenere sagome differenti, è necessario utilizzare un laser che taglia i pannelli in modo preciso.
I diversi pannelli vanno fissati tra loro, e le giunture vanno ricoperte da garza plastificata tenuta ferma da un collante. Nei pannelli è necessario creare i fori adatti a far fuoriuscire le luci ed eventualmente i fili elettrici. Una volta ultimato il tutto, è necessario intonacare il controsoffitto e levigare la superficie.
Un aspetto fondamentale da tenere in considerazione è l’altezza del soffitto. Infatti, secondo gli standard fissati dalla legge, non è possibile ridurre la distanza tra soffitto e pavimento di 2,70 metri.
Gli ambienti da illuminare con il cartongesso
Ma quali sono gli ambienti che meglio si prestano alla realizzazione di giochi luminosi con il cartongesso? In primis, il corridoio, specie se lungo e stretto. Si può nascondere una barra led su ogni lato, dalla luce bianca o soffusa, ma si può giocare anche con gli effetti colorati. Oppure, inserire al centro una striscia di faretti piccoli.
Senza dubbio è il soggiorno o la cucina abitabile a prestarsi al meglio per l’illuminazione nascosta. Molto fashion sono le cosiddette “gole luminose”, ovvero dei canali molto profondi che nascondono perfettamente i corpi illuminanti. Solitamente si forma una sorta di quadrato sopra la zona giorno, e si posizionano all’interno i led.
Per quanto concerne, invece, la stanza da letto, la soluzione più gettonata è quella di abbassare il soffitto solo dove è il letto, ed inserire dei dettagli luminosi sparsi in modo da creare l’effetto del cielo stellato. Scegliendo luce soffusa, si può ottenere anche una fonte luminosa alternativa da tenere accesa durante la notte invece della luce notturna attaccata alla presa.
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