Per il settore immobiliare e per quello dei mutui, dopo la brusca frenata conseguente all’emergenza epidemiologica, si notano interessanti segnali di ripresa. E’ quello che si evince dai “Dati Statistici Notarili”, recentemente pubblicati a cura del Consiglio Nazionale del Notariato. Nelle dieci grandi città prese a campione si è rilevato un crollo degli atti nel mese di marzo, in concomitanza dell’avvio del lockdown, soprattutto nelle città dove il virus ha avuto il maggior impatto.
Successivamente, nel mese di aprile, le attività sono risultate stazionarie, ma in questo periodo si nota un graduale riavvicinamento alla normalità. Ovviamente anche il mese di maggio non riporta gli stessi valori del maggio 2019 (- 25% delle visure immobiliari), ma gli indicatori sembrano volgere al meglio.
“Il sentimento degli operatori è tendenzialmente positivo” afferma Bruno Vettore – Executive Manager ed esperto del settore “Nelle agenzie le telefonate sono in forte aumento ed il numero di clienti è superiore alle aspettative. Dopo il lockdown si sono già perfezionate diverse transazioni , anche con l’aiuto derivante dall’erogazione di mutui. Infatti le banche stanno sostenendo il mercato con politiche creditizie piuttosto favorevoli e la permanenza di tassi di interesse molto bassi ed attrattivi” prosegue Vettore.
Naturalmente è troppo presto per ritenere che il mercato abbia un trend crescente e duraturo. “Sono ancora troppe le incertezze economiche e la battaglia contro la pandemia non è ancora definitivamente vinta. Ma possiamo affermare che i settori immobiliare e creditizio stanno soffrendo meno di altri, più colpiti ed in maggiore difficoltà” conclude Vettore.
Attendiamo quindi la seconda parte dell’anno per avere un’idea più chiara circa il sostanziale consolidamento della ripresa del mercato.
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