Per coltivare un orto e autoprodursi cibo a chilometro zero non servono grandi distese di terreno. Bastano pochi metri quadri, i giusti attrezzi e accessori da lavoro, tanta passione e qualche trucco del mestiere, per veder fiorire sulla propria veranda coloratissimi ortaggi buoni anche da mangiare.
Quella dell’orticoltura è un hobby sempre più diffuso tra chi possiede il pollice verde, perché concilia l’estetica di un balcone curato all’utilità di assaporare ciò che si è creato con le proprie mani.
L’attenzione alla salute, al benessere, a ciò che si mangia e alla provenienza dei prodotti che si mettono a tavola sono alla base di questa passione che, tra l’altro, ha anche un forte potere terapeutico.
Un recente articolo pubblicato da Repubblica rivela come prendersi cura di un piccolo orto aiuti a combattere lo stress della routine quotidiana e regalare gli stessi benefici che derivano dalla meditazione.
In più, rappresenta un ottimo contributo alla salvaguardia dell’ambiente e alla purificazione dell’aria che si respira.
L’orticoltura, infatti, oltre ad essere un passatempo creativo per chi lo pratica, aiuta a ridurre la presenza di carbonio nell’aria e ad avere sempre a disposizione durante l’anno alimenti a chilometro zero.
Per metterlo in pratica in modo corretto, però, è necessario raccogliere prima alcune informazioni utili, affinché il lavoro svolto porti i suoi frutti.
Non tutti i balconi, ad esempio, sono uguali dal punto di vista strutturale e dell’esposizione alla luce. Quest’ultima rappresenta un fattore determinante per la fioritura e fruttificazione delle piante.
Gli esperti, in questo senso, affermano che le verande più favorite per la coltivazione di ortaggi sono quelle esposte a est e ad ovest, perché prendono la luce diretta del sole durante le ore più fresche della giornata. Va bene anche l’esposizione a sud, ma, in questo caso, bisogna prestare particolare cura all’irrigazione durante i mesi più torridi dell’anno, per evitare che le piante possano seccare.
Quali coltivazioni scegliere per il proprio balcone
Le piante da coltivare in veranda richiedono una selezione molto accurata che, come appena visto, deve tener conto dell’esposizione alla luce e delle caratteristiche strutturali della superficie.
Una terrazza, ad esempio, senza copertura o altre forme di ostacoli alla luce, rende disponibile uno spazio maggiore per poter creare il proprio orto in casa.
Si può optare, in queste circostanze, anche per coltivazioni di ortaggi dalle dimensioni maggiori di una semplice piantina di spezie, anche se, in linea di massima, verdure come zucchine, zucca o meloni difficilmente avranno la stessa resa che avrebbero se coltivati in un campo più ampio.
Offrono ottime possibilità di sviluppo rigoglioso, invece, piante che non necessitano di grandi spazi per la loro messa a dimora, come aglio e cipolla, che tra l’altro regalano splendide fioriture prima della fruttificazione.
Le piante da spezia, poi, sono quelle che vanno per la maggiore, anche se bisogna prestare attenzione all’esposizione alla luce nelle ore più calde e irrigarle con una certa oculatezza.
Qualche accorgimento in più è richiesto anche per la coltura delle solanacee, come pomodori, melanzane e peperoni. Queste necessitano di una dimora più ampia e un distanziamento maggiore. È bene, quindi, piantarle in vasi singoli, ad una profondità non inferiore a 40 cm.
Cosa serve per prendersi cura del proprio orto domestico
Per far crescere correttamente gli ortaggi seminati sulla propria veranda è necessario procurarsi gli attrezzi da lavoro più idonei.
La selezione dei supporti che ospiteranno le piante è fondamentale e va ponderata in base alla superficie di coltivazione disponibile.
Per i piccoli spazi, può andar bene l’orto verticale, che sfrutta l’altezza del muro per far crescere piccole coltivazioni in vasi appesi, piuttosto che poggiati a terra.
Quando si hanno a disposizione spazi più ampi, invece, possono essere interessanti anche i tavoli di coltivazione, dove posizionare i semi delle colture scelte, alla giusta distanza.
I vasi, infine, sono più decorativi, permettono di sfruttare tutti gli angoli liberi del balcone e possono essere di dimensioni variabili, in base alla coltivazione che ospiteranno.
In alternativa, procurandosi gli strumenti da lavoro necessari e con un po’ di pratica, si può anche pensare di costruire da sé il supporto per il proprio orto, adattandolo perfettamente alle misure della veranda.
Infine, non bisogna dimenticare gli attrezzi più tecnici, come guanti imbottiti, forbici da giardinaggio, piccole palette, innaffiatoi o pompe per l’irrigazione e nebulizzatori per rinfrescare le foglie durante l’estate.
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