Tulip Saarien aveva tanti progetti, ma il tavolo con le sedie abbinate è sicuramente quello che più rappresenta il suo incredibile genio e la sua fantasia applicata all’arredo. Nei primi anni cinquanta iniziò a progettare quello che sarebbe stato il tavolo Tulip, concentrandosi prevalentemente sul problema estetico e pratico causato dalle quattro gambe. L’idea era quella di realizzare un piedistallo a calice capace di sostenere il peso del piano di appoggio.
Oggigiorno il tavolo Tulip è di gran lunga uno dei tavoli più riprodotti in tutto il mondo. In commercio non è difficile trovare dei fantastici tavoli da salotto, tavolini da drink o tavoli da cucina, che hanno in comune piani ovali oppure rotondi di qualsivoglia dimensione, colore e materiale.
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Questo straordinario design ha continuato a dettare legge fino ai giorni nostri. Di fatto è ancora prodotto in grande scala con il vantaggio che attualmente è possibile realizzarlo con diversi materiali che un tempo non erano lavorabili. Oggi viene riprodotto anche con materiali pregiati come il marmo ed il vetro, valorizzando ancor di più questo gioiello.
I tavoli Tulip non sono difficili da reperire ed è possibile trovarli in tutte le misure e materiali che incidono in maniera notevole sul prezzo che oscilla dai 400 euro fino a raggiungere i 5000 euro, ma esistono modelli ancor più cari grazie alla loro composizione di materiali pregiati.
Un tavolo di questo spessore in un appartamento rappresenta sicuramente un fiore all’occhiello e mettere in risalto le sue forme sinuose con un bel tappeto ampio posto sotto di esso è sicuramente un’idea di design raffinata ed elegante.
Saarinen ha progettato anche sedie da abbinare al tavolo con le stesse caratteristiche. In commercio si trovano modelli semplici o con braccioli. Il cuscino, sfoderabile e lavabile, è disponibile in diverse tinte e i prezzi si aggirano mediamente dai 150 euro fino ad arrivare a 600-700 euro a sedia. Per il loro design e la loro compattezza queste sedie sono comodissime, soprattutto quelle in stile poltroncina con i due braccioli laterali, tutte sono prevalentemente costruite in resina o ABS.
Manutenzione e pulizia
Prendersi cura di questi gioielli è anche abbastanza semplice in quanto viste le forme semplici la polvere e lo sporco non si annidano facilmente. Il tavolo, e soprattutto il suo piedistallo, non va assolutamente lavato con prodotti aggressivi, in particolar modo quelli in marmo che sono molto soggetti ad opacizzarsi. Il consiglio è quello di lavare la colonna con acqua tiepida ed un po’ di alcol profumato, meno aggressivo e che in più igienizza, e farelo stesso con il piano di appoggio, lavando soltanto quando necessario il tutto con prodotti specifici per i materiali scelti. Per quanto riguarda le sedie il discorso non cambia tranne per i cuscini che vanno lavati a mano in acqua fredda in modo da poterne conservare il colore e la qualità.
Manutenzione del piedistallo con cuscinetti a sfera
Nella sedia girevole Tulip sono presenti due cuscinetti a sfera che con l’utilizzo possono deteriorarsi. Uno dei due cuscinetti è quello che regge veramente il peso, l’altro ha il solo scopo di perfezionare lo scorrimento.
I cuscinetti dei complementi d’arredo richiedono frequenti interventi di manutenzione per il semplice motivo che non sono quasi mai protetti dalle particelle (polvere e altri detriti più grandi) che finiscono nelle fessure dove non si può arrivare a pulire.
Se, facendo ruotare la sedia, si sentono rumori metallici e lo scorrimento è irregolare, probabilmente uno dei cuscinetti è rotto.
Pulizia e sostituzione dei cuscinetti a sfera
Per non avere mai sorprese basterebbe smontare periodicamente la sedia, aprire i cuscinetti e lavarli con uno sgrassante. In caso di incrostazioni più forti, si possono mettere i pezzi a bagno nel petrolio. Al termine, pezzo dopo pezzo, si deterge e si asciuga il tutto con carta pulita.
Prima di rimontare il cuscinetto (ovviamente anche se nuovo) si stende un velo di grasso spray sulle parti. Unica accortezza per il montaggio è quella di serrare in modo adeguato il dado che ferma l’asse di rotazione: se si tira poco ha gioco, se si tira troppo tende a bloccarsi.
Come rimuovere il cuscinetto
- Tolto il cuscino, si scopre una prima flangia che tiene in posizione la seduta della sedia girevole; data la sua funzione, giustamente, è bloccata da un buon numero di viti robuste.
- Via la seduta, si mette in evidenza una flangia sottostante, su cui va in appoggio l’intera parte soprastante. Su questa grava il peso della persona che si siede.
- Rovesciando il sostegno, si svita il dado con la chiave inglese che lo vincola all’asse di rotazione.
- Sotto dado e rondella, si presenta un primo cuscinetto, ma di dimensioni ridotte.
Il suo ruolo è di mantenere la centratura dell’asse rispetto al sostegno e agevolarne la rotazione.
Il cuscinetto non è bloccato sull’asse, si rimuove con le mani senza problemi. - Mantenendo la parte piana della flangia appoggiata sul tavolo da lavoro, si solleva l’intero sostegno lasciando l’asse a nudo, in modo da avere totale accesso al secondo cuscinetto, quello principale. Questo è più grosso del primo perché è nella posizione in cui si scarica il peso tra seduta e sostegno della sedia;
nel contempo, ovviamente deve garantire lo scorrimento fluido delle parti. - La sede del cuscinetto, presente nella flangia, ha sezione conica; pertanto, come per quello posto all’altra estremità, non ci sono parti incastrate e non è necessario usare l’estrattore: si rimuove senza alcuno sforzo.
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